Contenuto principale

Messaggio di avviso

Nato nel 1869 a Roermond, Louis si dedicò inizialmente alla carriera di pittore di ritratti e di paesaggio, alla quale alternava l'attività di insegnante di disegno e quella di illustratore di storie su riviste locali.

La possibilità di unire alla passione per la pittura quella per la politica si presentò nel gennaio 1906, quando l'artista iniziò a collaborare con il settimanale «Algemeen Handelsblad», finché nel 1909, spinto dalla necessità di una maggiore libertà espressiva e della voglia di dedicarsi alla politica internazionale, passò al quotidiano di Amsterdam «De Telegraaf».

Sulle pagine di questo giornale comparvero allo scoppio della Prima guerra mondiale le sue prime illustrazioni contro la Germania belligerante e le atrocità commesse dall'esercito tedesco in Belgio.

La schiettezza delle sue vignette e del suo pensiero lo portarono presto alla notorietà globale. Detestato dai tedeschi e da gran parte dei suoi connazionali, desiderosi di restare neutrali, Raemaekers divenne invece per gli Stati alleati uno dei più proficui strumenti di propaganda: dal 1915 furono inaugurate esposizioni dei suoi lavori in tutto il mondo e si assistette alla popolarizzazione delle sue illustrazioni.

Nel 1916 si trasferì in Inghilterra, dove proseguì indisturbato nel suo lavoro al servizio degli alleati, mentre l'anno successivo attuò un fortunato tour negli Stati Uniti per presentare e diffondere le sue opere satiriche nel Paese appena entrato in guerra.

Dopo il conflitto Raemaekers visse a Bruxelles, continuando l'attività di illustratore e concentrandosi sulla situazione politica d'Europa, che desiderava unita. Negli anni venti e trenta scambiò lettere con alcuni potenti europei, tra cui Mussolini e Churchill, che gli dichiararono la loro stima.

La sua produzione aumentò notevolmente, ma era ormai assente la potenza dei suoi lavori precedenti. Con l'ascesa del nazismo l'artista manifestò di nuovo il suo spirito anti-tedesco, affidando più alle didascalie che alle immagini la denuncia delle idee hitleriane.

Durante la Seconda guerra mondiale, si trasferì in America, tentando invano di ripetere il successo del viaggio precedente e di contribuire alla causa alleata. Nel 1946 tornò a Bruxelles e nel 1953, dopo quarant'anni, fece ritorno in Olanda. Morì nel 1956 ad 87 anni.

 

 <<                                                                                                                                                                                                                 >>