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Bione, il buon senso ha prevalso. Ora andiamo avanti

virginio brivio 2

Il Bione non chiude! Senza enfasi possiamo dire che la spinosa questione, perché spinosa lo è quale che sia l’angolo di visuale, ha trovato una sua prima soluzione.

Non era facile uscirne al punto in cui eravamo arrivati, laddove tra la politica e la struttura amministrativa si è aperto un contenzioso più di metodo che di merito. Sono sempre stato convinto che ciascuno remasse per salvare il Bione, comprese le opposizioni, che pure si sono buttate sulla vicenda per guadagnare fette di consenso.

Ora la strada è tracciata - con una delibera approvata ieri dalla Giunta su proposta dei dirigenti - e noi l’abbiamo solo imboccata e, sulla scorta degli errori del passato e del presente (che ci sono stati, nessuno lo nega), saremo ancora più vigili e attenti perché la procedura non sia solo corretta, ma anche la più tempestiva possibile.

Abbiamo toccato con mano come una deliberazione così complicata da condurre in porto non può avere un colpevole o un responsabile, tant’è vero che a guardar bene le eventuali omissioni, i ritardi vengono da lontano e semmai non si è stati in grado di riparare in tempo le ferite. In sostanza, possiamo dire che la gestione continua, che i lavori di migliorie del Bione saranno intensificati e, che per far quadrare il cerchio, sarà indetto nel più breve tempo possibile un apposito bando di gestione a breve del centro in parallelo a quello più generale di project financing di ristrutturazione complessiva che avrà tempi di espletamento più lunghi (anche legati alle procedure europee di gara).

Va da sé che il sollievo e la soddisfazione per l’epilogo favorevole non tocca tanto la mia persona e la Giunta, ma soprattutto il mondo dello sport lecchese che merita un Centro Sportivo moderno ed efficace, all’altezza di una domanda sempre più articolata.

Io, come ho detto, a questo mondo sono iscritto come genitore, cittadino e appassionato e pur aspettandomi critiche nei prossimi appuntamenti istituzionali, mi piacerebbe che la via del confronto, anche aspro, prevalesse sulla tentazione di avviare “processi” con tanto di capi di accusa che devono mantenersi nell’alveo del dibattito politico e amministrativo.

Non dirò “abbiamo salvato il Bione”, ma lasciatemi dire che il buon senso ha contagiato tutti gli attori di questa vicenda e che ora possiamo guardare avanti con più serenità e attenzione alla mole di impegni iscritti nel nostro programma, nel bilancio 2017 e nell’impegno preso con i lecchesi che vogliamo come sempre onorare. 

Giorno della memoria. Oggi, domani, sempre.

4.3 giorno memoria

“Voi che vivete sicuri

nelle vostre tiepide case,

Voi che trovate tornando a sera

Il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo

Che lavora nel fango

Che non conosce pace

Che lotta per mezzo pane

Che muore per un sì o per un no.

Considerate se questa è una donna,

Senza capelli e senza nome

Senza più forza di ricordare

Vuoti gli occhi e freddo il grembo

Come una rana d’inverno.

Meditate che questo è stato:

Vi comando queste parole.

Scolpitele nel vostro cuore

Stando in casa andando per via,

Coricandovi alzandovi;

Ripeteteli ai vostri figli.

O vi si sfaccia la casa,

La malattia vi impedisca,

I vostri nati torcano il viso da voi.

Trovo che queste parole di Primo Levi, tratte da “Se questo è un uomo”, debbano “tonare in circolo” oggi – Giorno della Memoria – e ogni giorno che vivremo su questa Terra.

Gli uomini, esseri tanto meravigliosi quanto capaci di assurde atrocità, hanno un difetto: tendono a dimenticare. A volte troppo in fretta, a volte accantonando nell’angolo più nascosto della mente proprio quei fatti che rischiano di assumere via via contorni sempre più sfocati, correndo così il rischio di ripeterli tragicamente. Ma la dimenticanza di ciò che è stato l’Olocausto è una condanna, doppia. Lo è per chi ha vissuto l’orrore della Shoah e lo è per chi vive l’oggi e si approprierà del domani. Continuare a ricordare, a capire, a entrare nelle pieghe della storia vuol dire far sì che noi, i nostri figli, i nostri nipoti possiamo aspirare a vivere in un mondo libero e pacifico.

Libertà e pace. Due valori osannati e violentati allo stesso tempo. Due valori che diamo per scontato, anche quando le immagini che si fanno largo da più parti del mondo, vengono a ricordarci prepotentemente che non è così. Per la libertà si muore, ancora. E a distanza di più di 70 anni c’è chi finge di non vedere l’odio che serpeggia tra popoli di etnie diverse, odio che costringe a nuove, disgraziate migrazioni di gente in marcia verso la salvezza. Una salvezza che non ammette muri e non tollera che venga gettata benzina sul fuoco per bieche ricerche di consenso. Una salvezza che sarà possibile solo mantenendo vivo il ricordo di ciò che è stato.

Dal momento della liberazione dei campi di concentramento a oggi, la maggior parte di noi ha avuto la possibilità di ascoltare dai deportati sopravvissuti le terribili testimonianze delle efferatezze commesse nei Lager. Oggi che queste persone sono sempre meno – penso alla recente scomparsa dell’amico Pino Galbani – tocca a noi.

Tocca a noi trasmettere la storia, tramandare quel prezioso insegnamento di dignità e coraggio, continuare a tendere il filo della speranza senza farlo mai spezzare. Tocca a noi vigilare e condannare ogni gesto razzista, xenofobo e violento. Tocca a noi fa sì che gli orrori sofferti nell’inferno dei Lager non si ripetano mai più, nemmeno nelle più subdole sfumature né sotto mentite spoglie. Tocca a tutti noi. Oggi, 27 gennaio, domani, sempre. La guardia non va mai abbassata, la giustificazione alla violenza e all’odio non va mai tollerata. 

4.4 premiati memoria

 

                                                                         

Con questo spirito e di fronte ai giovani cittadini del domani, questa mattina, nell’Aula Magna dell’Istituto Bovara, il prefetto di Lecco Liliana Baccari ha consegnato le medaglie d’onore alla memoria concesse dal presidente della Repubblica, su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a quattro cittadini deportati o internati nei Lager nazisti. Insigniti, Giulio Francesco Agostoni (1910, Civate), Gino Canali (1922, Civate), Luigi Bonfanti (1921, Colle Brianza) e Francesco Colombo (1918, Colle Brianza). Nella foto, i parenti che hanno ritirato le medaglie: Maria Piera Agostoni, Gino Canali, Graziella Bonfanti e Luigi Colombo. Ricordato anche Mario Maggi, classe 1907 di Civate che è stato insignito nella città di Como.

A loro e ai loro cari, una sola parola: grazie.

A questo link potete leggere l’intervento del prefetto Liliana Baccari, un discorso davvero toccante, profondo e di risveglio delle nostre coscienze. 

"Faccia a faccia": guardiamo l'arte rompendo gli schemi

1701 mostra artimedia

 

 

Questa sera, venerdì, alle 18, a Palazzo delle Paure si inaugura una mostra a cui tengo in modo particolare e che spero catturi la vostra attenzione, colpendovi dritto al cuore.

Si tratta di “Faccia a faccia: studi e rielaborazioni sui ritratti della Galleria comunale di Villa Manzoni”, la mostra collettiva nata dalla collaborazione tra Servizi Artimedia e il Sistema Museale Urbano Lecchese - Simul. 21 rielaborazioni di ritratti ottocenteschi presenti nella Galleria comunale d’arte e realizzate dalle persone con disabilità che frequentano Artimedia.  

Artimedia fa parte di una rete di servizi socio-educativi e socio-sanitari rivolti a persone adulte con disabilità, composta da due centri socio-educativi, un centro diurno disabili e una comunità residenziale a Lecco, di titolarità comunale, da un centro socio-educativo a Casatenovo e due servizi di formazione all’autonomia a Calolziocorte e a Oggiono, di cui è responsabile la cooperativa sociale La Vecchia Quercia.

Non è la prima volta che Simul e Servizi Artimedia collaborano: cinque anni fa ha preso il via un progetto di copia dal vero di quadri d’autori contemporanei sempre appartenenti alla Galleria comunale. Coinvolte alcune persone con disabilità e i loro educatori, il personale scientifico dei musei cittadini e i volontari del Servizio civile nazionale del Comune di Lecco. Il risultato è stata la collettiva “Arte: io la vedo così”, inaugurata a fine 2013 a Palazzo delle Paure e poi allestita in diverse location del territorio provinciale. Nel marzo 2015, grazie alla disponibilità della società sportiva Canottieri Lecco, sono stati realizzati un catalogo e un’asta benefica, il cui ricavato ha consentito il proseguimento dei progetti artistici.

Nel 2015 nasce il progetto del Simul, legato al Servizio civile nazionale, “Il museo per tutti”. Linguaggi, segni e sensazioni per stranieri e persone disabili, in cui i volontari hanno avuto la possibilità di incontrare e conoscere i progetti artistici di Artimedia. Con l’iniziativa “Sguardi Diversi”, Simul e Artimedia hanno quindi proposto particolari visite guidate alla sezione di arte contemporanea di Palazzo delle Paure, dove, accanto allo “sguardo” sull’opera offerto dai volontari del SCN, si è affiancato quello dell’artista con disabilità che per mesi ha lavorato alla reinterpretazione di una delle opere della collezione. Con lo stesso approccio sono stati proposti, da dicembre 2015 a marzo 2016,  laboratori didattici rivolti alle scuole primarie della provincia a cui hanno partecipato 174 alunni.

“Faccia a faccia” propone un nuovo e diverso sguardo sull’arte e sulla disabilità: quest’ultima può offrire un modo differente di cogliere la realtà, più libero da schemi e preconcetti. Le opere esposte sono il risultato di un percorso personale di ricerca di ogni artista di Artimedia che, “faccia a faccia” con il ritratto scelto, ha sperimentato diverse possibilità interpretative.

La mostra rimarrà  aperta  fino al 26 di febbraio (martedì, mercoledì, giovedì, venerdì 9.30-18; giovedì anche apertura serale 21-23; sabato e domenica 10-18; lunedì chiuso). 

Domenica marciamo insieme per la pace

4.2 pace

 

Domenica 29 gennaio alle 15 marciamo insieme per la pace. Il ritrovo è alle 15 in viale Montegrappa 12, in prossimità della sede Avis di Acquate. Da lì partirà un corteo pacifico per le vie della città, che farà ritorno a Olate, all’ Auditorium sede di Teatro Invito (via Foscolo 42) dove andrà in scena lo spettacolo “La scelta”.

La marcia si inerisce nel “Percorso Pace 2017” a cura del Decanato di Lecco e alcune associazioni del territorio tra cui Acli, Agesci, Azione Cattolica, Caritas decanale, Comunità di via Gaggio, Centro culturale San Nicolò, COE, gruppo Fisp, Meic e Pax Christi.

A questo e al primo appuntamento “Dialoghi di Pace” dello scorso 26 gennaio a Valmadrera, farà seguito il convegno “Caritas e non violenza” in programma sabato 11 marzo alle 9.30 in Sala Ticozzi a Lecco.  

In ospedale una serata per parlare di meningite

4.1 vaccini

Condivido volentieri con voi l’invito dell’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale (ASST)  di Lecco a partecipare a una serata informativa dedicata alla meningite e organizzata in collaborazione con l’Ordine dei medici e l’ATS della Brianza.

L'appuntamento è in programma mercoledì 1 febbraio alle 20.30 presso l’Aula Magna dell’ospedale Manzoni a Lecco.

Ad intervenire saranno Paolo Bonfanti,  primario del reparto di malattie infettive, la dottoressa Maria Nigro e il dottor Paolo Gulisano del servizio vaccinazioni dell’ASST di Lecco. La serata sarà  l’occasione per discutere e comprendere i benefici e gli effetti della vaccinazione antimeningococcica, oltre che conoscere le fasce di popolazione per le quali il vaccino è consigliato.

Leggendo i giornali e incontrando molti di voi concittadini, credo che ci sia da una parte preoccupazione e dall’altra necessità di avere informazioni chiare e che provengano da esperti in materia. Mi sembra questa una buona occasione per risolvere i propri dubbi a riguardo, contando su medici preparati che conoscono da vicino la problematica. 

 

 Un abbraccio,

 Virginio