MOBY DICK
Da Herman Melville
Di Francesco Niccolini
Nella riscrittura di Niccolini del capolavoro melvilliano, l'orizzonte marino si tramuta in un abisso e la prosa larga ed enciclopedica diventa un verso asciutto, impietoso e scabro, che non può permettersi nemmeno la commozione, non può godere di nulla, se non dell'immensità del mare e del mistero che regge ogni destino. Immerso nella Bibbia e nel salso del mare, questo Moby Dick fuoriesce carico di una tragicità dal gusto shakespeariano, con tanto di maledizione e di profezia, e un fato irrimediabile dal primo istante, dal primo salpare, dalla prima apparizione dello spettro del capitano Achab, che non può far altro che correre verso il proprio destino di morte, distruzione e immortalità. Sotto un cielo bellissimo e silenzioso, sopra un mare mostruoso e incantevole, entrambi indifferenti alle ridicole scelte degli umani che si arrabattano colmi d'ansia, convinti di lasciare un segno su questo pianeta periferico, e che finiscono con l'essere inghiottiti e ridotti a niente. Eppure, in questo “niente”, in questa esagerata foga d'attore posseduto da chissà quale demone, quanta poesia, e quanta crudele bellezza.
Con Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti
Regia Emanuele Gamba
Musiche eseguite dal vivo Giorgio Albiani, chitarra e Marco Albiani, chitarre e percussioni
Produzione Arca Azzurra
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Altre date
- 13 Dicembre 2023 21:00
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