Nella prima fase della ricerca attiva di un lavoro è fondamentale porsi alcune domande, utili a precisare e definire la propria situazione personale, al fine da sviluppare una strategia efficace e soddisfacente.
Ecco alcune semplici domande pratiche:
- “Che cosa cerchi nel lavoro?”, "Quale sono le tue aspettative e priorità?": retribuzione, condizioni di lavoro (orario, flessibilità, mansione, vicinanza a casa, autonomia ecc.), ambiente (i rapporti umani con le persone, autonomia ecc.), coerenza con il percorso di studi e con i propri interessi.
- "Quali ostacoli puoi incontrare? ","Cosa non fare?": distinguere con sincerità fra motivi soggettivi (ad esempio, “mai farei il venditore porta e porta”, “non lavorerei mai con…” ecc.) da motivi oggettivi (es. non avere la patente, non essere in possesso di uno specifico titolo di studio, oppure limiti fisici ecc.).
- "Quale è il tuo percorso/bagaglio formativo?": valutare il proprio bagaglio formativo/educativo (titoli di studio acquisiti, specializzazioni, formazione complementare, aggiornamento professionale, ecc.), quello lavorativo (tirocini e lavoro non in regola compresi) e quello delle attività extraprofessionali (interessi, capacità, abilità sviluppate fuori dal lavoro).
- "Che compentenze e capacità hai?": individuare le competenze acquisite o/e le capacità/abilità spendibili nel mercato del lavoro.
- "Cosa ti caratterizza e ti contraddistingue?": tratti di personalità, motivazioni ecc.
- "Su che risorse e conoscenze puoi contare?": avere presenti le proprie risorse sociali (famiglia, relazioni, conoscenze e altri fattori che possono facilitare l’obiettivo).
Dopo aver risposto a queste domande, avrai una più chiara visione della situazione e saprai quali sono i tuoi punti di forza e debolezza.