Fino a mercoledì 12 maggio è possibile presentare osservazioni, integrazioni, proposte da parte di tutti i soggetti coinvolti nel Patto per una comunità educante.
Che cos'è
Un accordo di comunità che allarga i confini dell’agire educativo per includere i soggetti che tutti i giorni si impegnano per garantire il benessere e la crescita di ragazze e ragazzi, attraverso laboratori permanenti di educazione alla convivenza, alla solidarietà, alla cittadinanza attiva, ove si incrocia il bisogno di far fronte a “nuove sfide” con proposte formative, sollecitazioni, stimoli, risorse e idee.
Come nasce?
Origina da una situazione (circa un anno fa) non molto diversa da quella di oggi in termini di carico per le famiglie, a cui si aggiunge l’aggravante di una stanchezza e di una soglia di tolleranza ridotta al minimo... Ma il Patto rappresenta un ponte per andare oltre, verso una situazione nuova, a breve e medio termine, quindi una visione di futuro per tutti i soggetti che convergeranno su obiettivi comuni, nell'interesse di bambine e bambini, ragazze e ragazzi, famiglie e comunità. Valorizzare l'esistente per migliorarlo con il contributo di tutti i soggetti disponibili.
Quale scopo?
La Comunità educante
- promuove i diritti all’apprendimento e allo sviluppo delle differenti potenzialità di ciascuno dei suoi cittadini
- incentiva il dialogo e la costruzione di trame educative tra i diversi soggetti per l’attivazione di percorsi personali di crescita, sviluppo e affermazione di sé
- favorisce sinergie per potenziare e valorizzare l’offerta territoriale, sia quella già esistente sia le nuove proposte
- auto-genera e mette a sistema buone pratiche attraverso la condivisione delle eccellenze altrui, per riconoscere e dare valore alle diversità in un ambiente relazionale aperto e stimolante
- incoraggia il confronto e lo scambio intergenerazionale nell’ottica di un arricchimento reciproco
- sostiene un sistema educativo che ricomprenda diversi linguaggi quali componenti essenziali per la costruzione di significati condivisi per ognuno e per uno sviluppo del tessuto cittadino, della sua cultura e dell’agire educativo
- contribuisce alla nascita di luoghi di partecipazione educativa che qualifichino la città e che siano riconosciuti come punti di riferimento fisici dell’educazione.
Chi sono i soggetti della Comunità educante?
La Comunità educante comprende scuole, istituzioni locali, parrocchie, realtà del Terzo Settore e del tessuto produttivo e del commercio, professionisti, famiglie, singoli cittadini e tutti i soggetti che, a vario titolo, promuovono la partecipazione diffusa quale valore e strategia educativa in grado di interpretare la collegialità e dare respiro alla responsabilità, attraverso forme di progettazione integrata tra i soggetti coinvolti.
Il Manifesto comprende altre tre sezioni: i principi, le strategie e azioni e il percorso di costruzione e attuazione.
Osservazioni e commenti
ll Comune di Lecco continuerà a incontrare e dialogare con i vari attori sociali per migliorare il Manifesto...
Ora i soggetti interessati (scuole, associazioni, cittadini, famiglie, professionisti, ecc.) possono inviare osservazioni, proposte e commenti entro mercoledì 12 maggio a:
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Report "La perdita della speranza: i NEET, tra incuria istituzionale e pandemia" (.pdf - 749 KB)