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Messaggio di avviso

L'ANPI provinciale di Lecco, nel 76° Anniversario del loro sacrificio, ricorda i partigiani fucilati il 31 dicembre 1944 in Valsassina. 


Nei luoghi della guerra partigiana tra la Valsassina e la Valtaleggio

Quest’anno in osservanza delle regole anti-Covid, la Commemorazione dei Fucilati di Maggio (Cimitero in località Maggio - Comune di Cremeno) e la Commemorazione dei Fucilati di Barzio (Cimitero in località Robiasca - Comune di Barzio) non possono svolgersi con la presenza sui luoghi dei Rappresentanti delle Associazioni e delle Amministrazioni.
Il doveroso ricordo dei Partigiani caduti vedrà comunque la posa di corone e fiori.

Per una Memoria della Resistenza allargata alla cittadinanza e in particolare dei Comuni di Lecco, Ballabio, Barzio, Cassina Valsassina, Cremeno, Dalmine, Introbio, Monza, Morterone, Moggio, Osnago, Pasturo, pubblichiamo alcuni documenti sulla storia di quei tragici eventi.

> I fucilati a Maggio

> I fucilati a Barzio

> I partigiani catturati alla Pianca 

> video della cerimonia di commemorazione a Barzio: 31 dicembre 2019

> I fatti al Baitone della Pianca

> pdf Pieghevole "Banditi al Baitone della Pianca (871 KB) "


La storia 

Il 30 dicembre 1944 presso il Baitone della Pianca, i fascisti del 1° batg. mobile della Brigata Nera "Cesare Rodini" di Como catturano 36 Partigiani. Alcuni fanno parte della 55a brg. f.lli Rosselli, altri della ex 86a brg. Giorgio Issel, altri sono arrivati negli ultimi giorni. Franco Carrara, partigiano della Issel, tenta la fuga ma viene ucciso nel prato antistante la baita. Tutti verranno poi condotti a piedi a Introbio. Il giorno dopo, 31 dicembre, davanti al cimitero di Barzio vengono fucilati 11 partigiani, altri tre verranno fucilati a Maggio di Cremeno.


Da una testimonianza di don Piero Arrigoni:

"... a piedi nudi da una frazione vicina mi avverte: ci sono i Nazif. Appena in tempo per nascondere l'unico che avevo in casa quella notte: il Dott. Carlo Piatti da Lecco.
Quelli della Pianca vengono, inspiegabilmente, sorpresi nel sonno dai Nazif. Scesi da Colmine. E le sentinelle? Mistero. Si arrendono. Nel trambusto, uno tenta di fuggire; viene rincorso e raggiunto da raffica; a farlo fuori è un 17enne di un paesino vicino a Porlezza. La salma viene abbandonata giù nel bosco, ne ho notizia il 15 gennaio del 45; è notte la cerco invano, la trovo il 16 mattina con il Dott. Carlo Piatti; di notte viene trasportata e nascosta sotto la neve sul sagrato di Morterone. Per gli altri segue la strage: 3 a Maggio, se non erro, 1 a Introbio, 11 a Barzio, i superstiti sono deportati in Germania.
In un albergo di Barzio segue una grande veglia danzante per festeggiare la vittoria.
27 febbraio: c'è un funerale; rotta quindi la coltre nevosa nel cimitero è possibile, di notte, nella stessa fossa, deporre il partigiano morto. L'individuazione avvenne così: un cacciatore aveva trovata la salma, dalla tasca aveva sfilato il portafogli, s'era tenuti i soldi, i documenti li aveva dati al mio parroco di Vedeseta, era: Carrara Franco di Giovanni da Alzano lombardo (BG), classe 1920, reduce dalla CSIR ,la salma fu riconosciuta dal di lui fratello
..."


Partigiani
(conosciuti) presenti al Baitone della Pianca (Culmine di San Pietro) il 30 dicembre 1944:

Leopoldo Scalcini "Mina", Colico
Carrara Franco "Walter", Alzano Lombardo
Beltramelli Felice, Dalmine
Lombardo Rocco, Butera
Ronchetti Augusto, Lecco
Battaglia Carlo, Milano
Esposto Giuseppe, Ascoli Piceno
Figini Costantino, Lecco
Galli Renzo, Calolziocorte
Ganzinelli Giancarlo, Genova
Milocco Licino, Trieste
Pennati Giuseppe, Monza
Perotto Silvio, Monza
Sordo Remo, Canzo
Pallavicini Carlo, Monza
Ballolio Carlo (sconosciuto)
Previtali Albino, Dalmine
Locatelli Giovanni, Sforzatica
Lodetti Cesare, Dalmine
Mazzoleni Luigi, Dalmine
Milesi Renato, Dalmine
Rota Battista, Sforzatica
Mologni Mario, Guzzanica
Cerotti Carlo, Dalmine
Natali Arturo, Dalmine
Galli Andrea, Calolziocorte
Lipparini Ivo, Budrio
Magni Francesco "Francio", Introbio.