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31 dicembre 2016: Maggio, Barzio e il Baitone della Pianca   

L'ANPI provinciale di Lecco, nel 72° Anniversario del loro sacrificio, ricorda i 14 partigiani fucilati il 31 dicembre 1944 e rievoca i 40 giorni del rastrellamento di quel dicembre, uno tra gli episodi più drammatici e cruenti della Resistenza sul nostro territorio.  

Programma:

Ore 9.15  Cimitero in località Maggio - Comune di Cremeno

Saluto Autorità

Commemorazione dei Fucilati a Maggio

 

Ore 10 Cimitero in località Robiasca - Comune di Barzio

Saluto Autorità

Commemorazione dei Fucilati a Barzio

 

Ore 10.30 Barzio, sala Civica.

Il racconto dei partigiani catturati alla Pianca e fucilati a Barzio e Maggio di Cremeno,

a cura dell'Associazione Culturale Banlieue e dell'Isrec di Bergamo, con intervento musicale del Vecchio Comballo.

La manifestazione ha il patrocinio e l'organizzazione di:
ANPI Valsassina, ANPI Dalmine, ANPI Monza Brianza, ANPI Comitato provinciale di Lecco, ANPI Valle San Martino, Comune di Lecco, Comune di Cassina Valsassina, Co une ei Dalmine, Comune di Cremeno, Comune di Barzio, Associazione Culturale Banlieue, ARCI La.Lo.Co. di Osnago.


La storia 

Il 30 dicembre 1944 presso il Baitone della Pianca, i fascisti del 1° batg. mobile della Brigata Nera "Cesare Rodini" di Como catturano 36 Partigiani. Alcuni fanno parte della 55a brg. f.lli Rosselli, altri della ex 86a brg. Giorgio Issel, altri sono arrivati negli ultimi giorni. Franco Carrara, partigiano della Issel, tenta la fuga ma viene ucciso nel prato antistante la baita. Tutti verranno poi condotti a piedi a Introbio. Il giorno dopo, 31 dicembre, davanti al cimitero di Barzio vengono fucilati 11 partigiani, altri tre verranno fucilati a Maggio di Cremeno.


Da una testimonianza di don Piero Arrigoni:

"... a piedi nudi da una frazione vicina mi avverte: ci sono i Nazif. Appena in tempo per nascondere l'unico che avevo in casa quella notte: il Dott. Carlo Piatti da Lecco.
Quelli della Pianca vengono, inspiegabilmente, sorpresi nel sonno dai Nazif. Scesi da Colmine. E le sentinelle? Mistero. Si arrendono. Nel trambusto, uno tenta di fuggire; viene rincorso e raggiunto da raffica; a farlo fuori è un 17enne di un paesino vicino a Porlezza. La salma viene abbandonata giù nel bosco, ne ho notizia il 15 gennaio del 45; è notte la cerco invano, la trovo il 16 mattina con il Dott. Carlo Piatti; di notte viene trasportata e nascosta sotto la neve sul sagrato di Morterone. Per gli altri segue la strage: 3 a Maggio, se non erro, 1 a Introbio, 11 a Barzio, i superstiti sono deportati in Germania.
In un albergo di Barzio segue una grande veglia danzante per festeggiare la vittoria.
27 febbraio: c'è un funerale; rotta quindi la coltre nevosa nel cimitero è possibile, di notte, nella stessa fossa, deporre il partigiano morto. L'individuazione avvenne così: un cacciatore aveva trovata la salma, dalla tasca aveva sfilato il portafogli, s'era tenuti i soldi, i documenti li aveva dati al mio parroco di Vedeseta, era: Carrara Franco di Giovanni da Alzano lombardo (BG), classe 1920, reduce dalla CSIR ,la salma fu riconosciuta dal di lui fratello
..."


Partigiani
(conosciuti) presenti al Baitone della Pianca (Culmine di San Pietro) il 30 dicembre 1944:

Leopoldo Scalcini "Mina", Colico
Carrara Franco "Walter", Alzano Lombardo
Beltramelli Felice, Dalmine
Lombardo Rocco, Butera
Ronchetti Augusto, Lecco
Battaglia Carlo, Milano
Esposto Giuseppe, Ascoli Piceno
Figini Costantino, Lecco
Galli Renzo, Calolziocorte
Ganzinelli Giancarlo, Genova
Milocco Licino, Trieste
Pennati Giuseppe, Monza
Perotto Silvio, Monza
Sordo Remo, Canzo
Pallavicini Carlo, Monza
Ballolio Carlo (sconosciuto)
Previtali Albino, Dalmine
Locatelli Giovanni, Sforzatica
Lodetti Cesare, Dalmine
Mazzoleni Luigi, Dalmine
Milesi Renato, Dalmine
Rota Battista, Sforzatica
Mologni Mario, Guzzanica
Cerotti Carlo, Dalmine
Natali Arturo, Dalmine
Galli Andrea, Calolziocorte
Lipparini Ivo, Budrio
Magni Francesco "Francio", Introbio.