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Messaggio di avviso

Trasparenza

Uno strumento del Comune costruito con la partecipazione dei cittadini

Lecco, 31 gennaio 2014 – La Giunta comunale di Lecco ha adottato ieri il "Piano triennale per la prevenzione della corruzione e dell'illegalità 2014-16", entro il termine di legge del 31/01/2014.
Il Piano rappresenta un importante strumento per rafforzare l'impegno già avviato dal Comune per la tutela e la promozione della legalità all'interno dell'Ente, in ogni azione e in ogni servizio erogato al pubblico.

Per contrastare il rischio che possano insorgere fenomeni corruttivi in Comune, sono state previste misure di prevenzione e di controllo, in modo da garantire la corretta realizzazione dell'attività istituzionale, in coerenza con quanto prevede il Piano Nazionale Anticorruzione, che intende perseguire i seguenti obiettivi:
- evitare il realizzarsi dei fenomeni di corruzione
- verificare l'integrità delle azioni e dei comportamenti del personale comunale
- prevenire danni economici e all'immagine dell'Ente

Tra le misure organizzative previste dal Piano si trova:
- l'obbligo del dipendente comunale a rispettare le misure necessarie alla prevenzione degli illeciti nell'Ente, nonché di prestare la propria collaborazione al Responsabile della prevenzione della corruzione, assicurando allo stesso ogni comunicazione di dati e informazioni
- la tutela del dipendente che effettua la segnalazione di condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza
- gli obblighi in materia di astensione dei dipendenti in caso di conflitto d'interessi

A seguito dell'approvazione del Piano, verranno programmati incontri di presentazione al personale comunale in modo da rendere consapevole l'intera organizzazione sull'importanza della tematica e sulla concreta applicazione delle misure previste.

«Non si tratta di un adempimento formale a un obbligo di legge, - ha dichiarato il Sindaco di Lecco, Virginio Brivio - ma di un impegno concreto per perseguire le finalità previste dalla legge n. 190 del 2012 in materia di prevenzione della corruzione». Il testo è pubblicato sul sito istituzionale.

Importi lordi mensili

  • Virginio Brivio - Sindaco (lavoratore dipendente in aspettativa): € 4.508,68

  • Vittorio Campione - Vicesindaco (lavoratore autonomo): € 2.479,77

  • Francesca Bonacina - Assessore (lavoratrice dipendente in aspettativa): € 2.028,90

  • Elisa Corti - Assessore (pensionata): € 2.028,90

  • Ivano Donato - Assessore (lavoratore dipendente): € 1.014,45

  • Martino Mazzoleni - Assessore (lavoratore dipendente): € 1.014,45

  • Francesca Rota - Assessore (lavoratrice non dipendente): € 2.028,90

  • Michele Tavola - Assesore (lavoratore non dipendente): € 2.028,90

  • Armando Volontè - Assessore (lavoratore non dipendente): € 2.028,90

  • Alfredo Marelli - Presidente del Consiglio Comunale (pensionato): € 2.028,90.

Riepilogo compensi di Sindaco, Assessori, Presidente del Consiglio comunale

anno 2013
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anno 2012
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pagina aggiornata il 27 gennaio 2014

 

I documenti strategici

Di seguito indichiamo l'iter della programmazione generale che il Comune di Lecco sta seguendo, partendo dalle linee di mandato dell'attuale Amministrazione Comunale.

Il Programma di Mandato del Sindaco contiene gli indirizzi per guidare il cambiamento nell'ente e orientare la struttura a perseguire gli obiettivi strategici di lungo periodo (5 anni) e le azioni contenute nel documento, individuandone le responsabilità.
Le linee programmatiche di mandato sono state esaminate dal Consiglio Comunale di Lecco con deliberazione n. 47 del 11 ottobre 2011, con aggiornamenti e resoconto annuali di attuazione (riferimento normativo è l'articolo 46, comma 3, del D.Lgs. 267/2000).

Il Piano Generale di Sviluppo (PGS) si articola in cinque visioni strategiche che rappresentano il massimo livello di politiche omogenee e coerenti tra di loro e identificano una direzione specifica ed un orientamento delle azioni conseguenti. A loro volta, le visioni sono declinate in otto politiche, ciascuna delle quali definisce (secondo il termine anglosassone di "policy") un insieme di azioni poste in essere da soggetti di carattere pubblico e privato, correlate a un problema collettivo.
Per ogni politica sono stati individuati dei macro-obiettivi strategici poi sviluppati nei programmi della Relazione Previsionale e Programmatica triennale, e le responsabilità politiche e gestionali.
Il PGS è stato approvato dal Consiglio comunale con deliberazione n. 67 del 20 dicembre 2010 con successivi aggiornamenti annuali (riferimenti normativi: articolo. 165, comma 7, del D.Lgs. 267/2000 – Art. 13, comma 3, del D.Lgs. 170/2006 – principio contabile n. 1 dell'Osservatorio per la Finanza e la Contabilità degli Enti Locali).

L'attuazione delle politiche del PGS avviene attraverso gli obiettivi del Piano Esecutivo di Gestione (PEG). Il documento contestualizza gli obiettivi e individua le relative responsabilità (riferimento normativo: articolo 169 del D.Lgs. 267/2000).

»Consulta la documentazione

 

pagina creata il 22/06/2011
ultimo aggiornamento: 2/07/2013

 

Mandato 2010/2015

I consiglieri comunali percepiscono un gettone di presenza per la partecipazione alle sedute del Consiglio comunale e delle commissioni consiliari.

L'importo del gettone è di euro 32,54.

Il gettone è corrisposto nella misura minima determinata dal decreto 4 aprile 2000 n. 119 del Ministero dell'Interno, in relazione alle dimensioni dei Comuni, ridotto del 10% come previsto dalla legge n. 266/2005.

»Riepilogo importi dei gettoni erogati nel 2015
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»Riepilogo importi dei gettoni erogati nel 2014
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»Riepilogo importi dei gettoni erogati nel 2013
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»Riepilogo importi dei gettoni erogati nel 2012
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pagina creata il 9 gennaio 2012
ultimo aggiornamento: 10 luglio 2015

Il Piano Generale di Sviluppo rappresenta l'intelaiatura quinquennale entro la quale sono incardinati e sviluppati i programmi del mandato amministrativo. Tale documento ha, infatti, la funzione di raccordare i diversi livelli di programmazione in una cornice unica, all'interno della quale vengono illustrati gli obiettivi strategici e le azioni, il tutto con un'attenzione particolare agli impegni enunciati nelle Linee Programmatiche di Mandato, presentate dal Sindaco al Consiglio Comunale in data 11 ottobre 2010. Tale strumento rende inoltre possibile, attraverso la definizione della struttura delle responsabilità, il controllo politico sulle modalità di realizzazione degli obiettivi stessi.

Il Piano Generale di Sviluppo completa, insieme alle Linee Programmatiche, la programmazione di Mandato: il P.G.S. si differenzia dalle Linee programmatiche in quanto per la sua redazione è stato necessario mettere a confronto queste ultime con le reali possibilità operative dell'ente (analisi di fattibilità), prevedendo l'inserimento in esso degli interventi che possono essere realizzati sulla base delle politiche di bilancio e delle risorse finanziarie, umane e strumentali che si ritengono realisticamente disponibili alla data odierna dopo aver selezionato le varie alternative. Esso esprime, per la durata del mandato in corso, le linee d'azione concrete di lungo periodo dell'ente nell'organizzazione e nel funzionamento degli uffici, nei servizi da assicurare, nelle risorse finanziarie acquisibili e negli investimenti e nelle opere pubbliche da realizzare. In tal senso, con il Piano Generale di Sviluppo viene fornita al Consiglio Comunale una prima proiezione degli andamenti economico-finanziari e patrimoniali inerenti il mandato amministrativo in corso.

Con tale strumento vengono esplicitati gli indirizzi di governo del Sindaco, traducendoli nelle strategie che caratterizzano il mandato amministrativo.
Il Piano Generale di Sviluppo, quindi, raccorda la pianificazione strategica alla programmazione gestionale; si collega ai programmi e ai progetti della Relazione
previsionale e programmatica; deve garantire la coerenza con gli altri strumenti di pianificazione generale, quali il bilancio annuale e pluriennale, gli strumenti di pianificazione settoriale come il piano triennale dei lavori pubblici, la programmazione triennale del fabbisogno del personale, il Piano di Governo del Territorio, i piani urbanistici e ambientali.

Si tratta di un documento di programmazione a valenza generale poiché abbraccia tutta l'attività dell'ente e rappresenta il disegno dell'ipotesi di sviluppo desiderato per la propria comunità, rendendo espliciti gli obiettivi di lungo periodo (mandato) per la crescita complessiva della città in termini culturali, economici e sociali.

Il Piano Generale di Sviluppo costituisce la sintesi di un processo di pianificazione che collega le politiche, gli obiettivi strategici e le azioni ai programmi e ai progetti da sviluppare nelle successive fasi di programmazione (dalla Relazione previsionale e programmatica al Piano Esecutivo di Gestione). Si differenzia dalla Relazione previsionale e programmatica perché ha una durata più ampia (5 anni), perché comprende tutta la durata del mandato e non deve rispettare alcuno schema predeterminato dalla normativa.
Rispetto al Piano Esecutivo di Gestione, le azioni strategiche contenute nel Piano Generale di Sviluppo, per essere materialmente realizzate, devono essere tradotte
in termini di obiettivi annuali e operativi mediante, appunto, il Piano Esecutivo di Gestione che ha valenza annuale e rappresenta la programmazione gestionale. Il Piano Generale di Sviluppo esprime la fase di programmazione strategica e sta quindi a monte della programmazione gestionale (propria del PEG), che riceve dalla prima finalità, input e vincoli.

 

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