Saranno promosse nei prossimi mesi alcune news riguardanti il tema dell'Energia in generale.
News 1/2023 _ Comunità energetiche.
Le comunità energetiche rappresentano la struttura di un sistema energetico resiliente, poiché in grado di accelerare l’accesso all’energia “a km 0” grazie alle risorse rinnovabili disponibili a livello locale. L’obiettivo principale di una comunità energetica è generare benefici economici, ambientali e sociali per i propri membri e il territorio interessato, attraverso la riduzione dei consumi energetici e l’aumento della produzione di energia rinnovabile. Una comunità energetica determina benefici e possibili ricadute locali per la collettività non solo dal punto di vista energetico ma anche sociale e ambientale, quali la crescita competitiva, l’occupazione, l’attrattività del territorio e il contrasto alla povertà energetica.
Dal 2020 è disponibile una nuova forma di incentivazione degli impianti a fonte rinnovabile che punta ad aumentare l’autoconsumo dell’energia prodotta con l’aggregazione di diversi soggetti.
I consumatori di energia elettrica, possono oggi associarsi insieme ai produttori per produrre e consumare localmente, tramite fonti rinnovabili, l'energia elettrica necessaria al proprio fabbisogno, “condividendola".
L'energia elettrica “condivisa" beneficia di un contributo economico riconosciuto dal Gestore Servizi Energtici (GSE).
Questa energia è il minimo, su base oraria, tra l'energia elettrica immessa in rete dagli impianti di produzione e l'energia elettrica prelevata dai consumatori associati, cioè pari alla quantità di energia prodotta e immessa in rete e consumata nella stessa ora, dal gruppo di consumatori e produttori associati.
Questo nuovo incentivo, che si somma alle detrazioni fiscali e ai proventi per la vendita dell’energia immessa, ad esempio tramite il meccanismo del Ritiro Dedicato, è teso a creare bilanciamento tra la produzione e il consumo locale di energia rinnovabile.
Per questo però è necessario creare aggregazioni tra produttori e consumatori.
Queste aggregazioni hanno come obiettivo l’autoconsumo, che non è diretto al profitto, ma al beneficio a livello economico, sociale e soprattutto ambientale della zona in cui operano.
L’aggregazione può essere fatta in due forme: tramite le Comunità Energetiche o tramite i gruppi di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente, meglio conosciuti come Gruppi di Autoconsumo Collettivo.
Le Comunità Energetiche possono riunire produttori di energia rinnovabile (prevalentemente elettrica) e consumatori presenti su un territorio che fa capo alla stessa cabina primaria di distribuzione dell’energia elettrica.
Il raggruppamento territoriale per cabine primarie può essere trovato sul sito di e-distribuzione all’indirizzo:
https://www.e-distribuzione.it/a-chi-ci-rivolgiamo/casa-e-piccole-imprese/comunita-energetiche.html
I Gruppi di Autoconsumo Collettivo invece, aggregano soggetti nello stesso condominio.
Gli incentivi previsti per queste due forme di aggregazione hanno durata di 20 anni, ed hanno una componente fissa per tutto questo periodo pari a:
- 110 €/MWh per le Comunità Energetiche
- 100 €/MWh per i Gruppo di Autoconsumo Collettivo
e una componente variabile in base al prezzo dell’energia pari a (prezzi 2022):
- 8 €/MWh per le Comunità Energetiche
- 12 €/MWh per i Gruppo di Autoconsumo Collettivo
La ripartizione degli incentivi all’interno dell’aggregazione tra produttori e consumatori è libera, e definibile autonomamente nell’atto costitutivo dell’aggregazione stessa.
Maggiori informazioni e dettagli si trovano nelle “Regole tecniche per l'accesso al servizio di valorizzazione e incentivazione dell'energia elettrica condivisa" del GSE:
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