Cari lecchesi,
la democrazia non è mai un fatto acquisito ma un comportamento vissuto: confrontarsi sui contenuti tra chi ha idee diverse è il sale della dinamica democratica. Ma è anche il modo giusto di rapportarci agli altri, a chi la pensa o vive diversamente, un modo rispettoso cui forse non siamo più abituati: prevalgono infatti slogan, frasi fatte, parole d’ordine. Una comunicazione sempre a senso unico, mai in ascolto.
Quanto successo nelle ultime ore oltreoceano non può lasciarci pertanto indifferenti, né percepirci come semplici spettatori. Quello che sta accadendo negli Stati Uniti, infatti, è l’esempio di cosa può succedere quando un processo democratico viene ostacolato, quando le fazioni si radicalizzano su posizioni ideologiche al punto di perdere addirittura il contatto con la realtà: il patto sociale che tiene unita la comunità viene meno. Qual è l’unica risposta necessaria dunque? Quella del dialogo, quella del confronto - anche aspro, talvolta, ma sempre rispettoso dei pensieri, delle persone e dei luoghi deputati - riscoprendo quella dialettica costruttiva che contribuisce a tenere salda la nostra società.
Anche nel nostro piccolo non mancheranno nelle prossime settimane le occasioni concrete di confronto, di scambio di opinioni, per valutare quali siano i progetti migliori per la città. Si partirà dalla scuola, con l’ampliamento degli orari e dei servizi per i ragazzi e le famiglie, fino ad arrivare a mettere le basi operative delle tre piattaforme che ormai ben conoscete: Piccola, Piani d’Erna, lungolago; focus infine sulle “piccole opere” con la creazione della squadra di manutentori, e su quelle più grandi, le infrastrutture fondamentali per il territorio (reti, mobilità, smart-cities). Su questi progetti concreti, nel merito, desidero la più ampia partecipazione di tutti.
Questo è l’auspicio con il quale voglio aprire questo nuovo anno, augurando a tutti voi un 2021 ricco di obiettivi da raggiungere, di presenza e ascolto per gli altri, di serenità con i vostri cari.
A presto,
Mauro
P.S. tutto era pronto per la ripartenza delle scuole superiori in sicurezza. Il rinvio comunicatoci ieri sera mette a dura prova la resistenza dei ragazzi, delle loro famiglie e degli insegnanti: a tutti loro voglio comunicare la mia vicinanza e attenzione, sperando che quel ritorno in aula si verifichi al più presto.i