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TITOLO: Dipendenza Patologica

DESCRIZIONE:Opera da me scritta e ideata nella sua totalità, con l’intenzione di usare parole comuni ma usate in modo da
far arrivare forte il messaggio che il testo vuole trasmettere. Il testo è nato con l’intento di essere narrato o
cantato.

Dichiaro che l’opera presente è frutto del mio ingegno e che ne detengo i diritti a ogni titolo

DIPENDENZA PATOLOGICA

Alzandoti presto la mattina, vestita con gli abiti di sempre, ti rechi verso il bar più vicino

caffè e un pacchetto di sigarette da 20 sono la tua colazione abituale prima di grattare una falsa fortuna

spinta dall’illusoria speranza creata da una scritta colorata

un foglio stropicciato costato più di quel che vale recita la solita frase “ritenta, sarai più fortunato”, mentre nell’apparecchio televisivo passa veloce l’inquieto messaggio “può creare patologica dipendenza”

Sei condannata dal tranello psicologico che i creatori di false speranze hanno fatto su di te

basato sulla consapevolezza dell’esistenza di anime vuote e tristi, prive di reali obiettivi

tu sei il loro biglietto fortunato, schiavo sistematico

il tuo azzardo perdente è il loro guadagno vincente

Girovagando invano ritrovi famigliare il locale di ieri

con l’animo spento e un aspetto cadaverico ti dirigi al suo interno per gettare nuovamente 10 ore lavorative in una fessura metallica senza fondo

figure illustrate si alternano su un piccolo schermo

fingi di conoscere la logica di un gioco senza regole

ma solo la menzogna detta una legge creata per favorire il mostro che ti succhia via l’anima

Sei condannato dal tranello psicologico che i creatori di false speranze hanno testato su di te

basato sulla consapevolezza dell’esistenza di spiriti vuoti e tristi, privi di reali obiettivi

tu sei il loro giro fortunato, schiavo sistematico

il tuo azzardo perdente è il loro guadagno vincente

Torni nella tua abitazione con le tasche vuote e una borsa d’alcool

dopo aver posato violentemente le chiavi ti getti sul divano come un peso morto

occhiaie nere, la tv accesa e una bottiglia di birra in mano

solo e ubriaco ti abbandoni per non restare consapevole di essere stato anche oggi solo una pedina nel gioco sicuro dei parassiti creatori di false speranze.

William Salvatore (P. Previtali)