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TITOLO: Vittorio Sulcesso - Quando il gioco ti lascia in mutande

DESCRIZIONE: Questa installazione ha l'obiettivo di sensibilizzare il  visitatore rispetto agli effetti drammatici derivanti dal gioco d'azzardo, utilizzando un metodo comunicativo ironico e diretto, capace di far sorridere e al contempo riflettere il visitatore. L'opera è stata pensata per oltrepassare i confini del contest alla quale è iscritta, proprio per questo basa parte della sua essenza su una campagna comunicativa virale che mira al coinvolgimento diretto di chiunque voglia contribuire alla divulgazione del messaggio.

Per questo motivo l'opera è strutturata in due parti:

- un'installazione principale che rappresenta un sanitario in ceramica col quale l'utente può verificare metaforicamente l'effetto concreto del "gioco", ovvero il buttare denaro nel.. "cesso". La storia che accompagna l'installazione è quella di Vittorio Sulcesso, nome di fantasia che richiama le aspettative deluse di ogni giocatore: la vittoria e il successo. 

- una pagina Facebook associata ad un ashtag dedicato al tema, che da risonanza all'installazione principale.

Vittorio Sulcesso, sei tu.. è tuo padre, tua zia, il tuo vicino di casa. Tutti noi siamo Vittorio, perchè quello della ludopatia è un problema che riguarda l'intera società.

L'installazione è accompagnata da un breve testo che racconta la storia di Vittorio, presente anche sulla pagina Facebook che completa l'opera:

Questa è la storia di #VittorioSulcesso il giocatore che insegue il successo.
Se fosse milionario Vittorio si sistemerebbe davvero: estinguerebbe il mutuo, il finanziamento e ripartirebbe da zero.
Vittorio sogna.
Sogna e si gratta: miliardario, mille e una notte, basterebbe un turista per sempre.
Vittoria lotta.
Lotta tra gli ambi e poi al banco dei pegni.. che se esce il numero giusto, torna in pareggio.
Vittorio fissa la slot: prugna, sette, ciliegia; con quei soldi doveva farci la spesa.
Ma Vittorio non molla, insegue il successo. Inserisce il gettone e ci riprova lo stesso.
Questa è la storia di #VittorioSulcesso, fatti un selfie e cambiala adesso.

Il testo, che gioca sull'assonza tra parole di uso comune e strumenti del gioco d'azzardo, quali il "gratta e vinci", il "lotto", e le "slot machines", racconta la storia di un giocatore cocciuto che cerca la svolta economica attraverso l'azzardo, impoverendosi sempre di più.

Il sanitario ("il cesso") vuole essere uno schiaffo in grado di svegliare il giocatore dal torpore dell'illusione effimera data dal gioco.

Lo spettatore infine è invitato a partecipare all'opera, sedendosi sopra e facendosi "un selfie" che potrà pubblicare sui diversi social network da lui utilizzati, accompagnandolo con l'ashtag#VittorioSulcesso.

La condivisione di uno scatto che ci ritrae sul cesso è certamente percepita come un evento fortementente imbarazzante. Ed è proprio sul superamento dell'imbarazzo che questa parte dell'opera vuole lavorare. Infatti spesso il giocatore e i suoi familiari vivono con vergogna il problema della ludopatia, negandolo e rifiutando l'aiuto. 

Secondo l'artista questo è un imbarazzo che va superato, con la partecipazione di tutti. 

Parlarne è il primo passo verso la soluzione. 

Questa è la storia di #VittorioSulcesso, fatti un selfie e cambiala adesso.

CESSO