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Diversità dei visti 

Per spostarsi in Canada è necessario essere in possesso di un visto lavorativo. All’interno del sito ufficiale del governo canadese sono contenute le varie possibilità. Ogni visto avrà determinati requisiti da rispettare e se anche solo uno di questi non venisse rispettato, la domanda sarà respinta. 

Chi avesse intenzione di raggiungere il Canada per motivi di lavoro, ha l’opportunità di trovare diverse offerte valutando gli annunci sui siti specializzati. Oppure può rivolgersi alle agenzie di reclutamento e all’Employment and Social Development Canada (ESDC)

Trovare lavoro in Canada dall’Italia 

Trovare lavoro già prima di raggiungere il suolo canadese è un modo per “accorciare” i tempi. In tal caso, infatti, il datore di lavoro potrà fungere da “garante”, facendosi carico della parte burocratica necessaria per regolarizzare la posizione. Arrivando invece in territorio canadese senza avere la garanzia di un posto di lavoro, se in possesso dei requisiti necessari si potrà formulare una richiesta per un permesso di lavoro “aperto”. 

Se l’intenzione è solamente quella di recarsi in Canada per visitare il paese, limitandosi ad una permanenza inferiore ai 90 giorni, e in mancanza della volontà di cercare lavoro, non è necessario dotarsi di alcun Visto, bensì è sufficiente un eTA (autorizzazione di viaggi elettronica). Se, invece, il sogno è di trasferirsi per diverso tempo, districarsi tra i visti esistenti è fondamentale per garantirsi un futuro perfettamente legale.

Tipologie di visti  

bluWorking Holiday Visa Canada 

Tra i diversi visti a disposizione, ad aver raggiunto una grande popolarità negli ultimi anni è il “Working Holiday Visa Canada“. Tale visto viene concesso a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, purché il soggetto provenga da determinate nazioni appartenenti al vecchio continente. L’Italia fa parte dell’elenco delle nazioni abilitate. Si caratterizza per una durata massima pari a 6 mesi e per il numero limitato disponibile per ogni paese che ne ha diritto. Ad esempio, l’Italia non può disporre di più di 1000 di questi visti ogni anno. 

bluStudy Permit - Permesso studio  

Rivolto agli studenti, anche se non può essere considerato un vero e proprio permesso di lavoro. In questo caso, il motivo principale del trasferimento deve rimanere lo studio, mentre l’occupazione è ritenuta un “beneficio” supplementare volto soprattutto a garantire un soggiorno più agevole nella fase di completamento della formazione. Si tratta di un’iniziativa valida per chi desidera fare esperienza all’estero negli anni dell’università. 

bluPermanent Resident Card 

Uno dei visti più ambiti è la “Permanent Resident Card“, che permette di godere di un numero di diritti quasi paritario a quanto spettante ai cittadini nati in Canada. Un lavoratore qualificato può ottenere la residenza permanente in seguito alla valutazione di una lunga serie di requisiti: età, livello scolastico e linguistico raggiunti, esperienze lavorative pregresse, stato della fedina penale e adattabilità alla vita sociale del nuovo Paese. In base a tali elementi il richiedente si vedrà attribuire un punteggio e solo raggiungendo una soglia minima avrà diritto alla Permanent Resident Card. 

bluVisto di lavoro canadese per cittadini italiani 

I cittadini italiani per entrare in Canada non necessitano di un visto se la durata del periodo di lavoro è inferiore ai 180 giorni. Nella maggior parte dei casi si dovrà comunque essere in possesso dell’eTA Canada (electronic travel authorization). L’eTA si collega elettronicamente al passaporto, ed ha una durata che si estende per 5 anni (o fino alla scadenza del passaporto) che è possibile richiedere online. 

bluVisto per lavori a breve termine e stagionali 

Rimangono ancora da esaminare alcuni casi particolari. Lavori come il part time, quelli stagionali e i contratti a tempo determinato, oltre alcuni lavori a breve termine, non richiedono alcun visto specifico.  

Hanno diritto a questo vantaggio performer, artisti, atleti, chi è impegnato nel campo giornalistico e alcune particolari figure operanti nel settore pubblicitario. Altra figura che merita di essere presa in esame è quella del lavoratore agricolo stagionale. Sarà il datore di lavoro ad aiutare tali lavoratori nel compilare la domanda relativa al SAWP (acronimo di Seasonal Agricultural Worker Programme).