TITOLO: Torniamo a Giocare

DESCRIZIONE:

Che cosa ci rende felici quando giochiamo?

Esiste un tempo per il gioco?

Ma soprattutto ha senso ricercarne il significato?

Il gioco è prima di tutto un’attività piacevole, essenziale, che contribuisce alla costruzione della soggettività.

Manteniamo il controllo del nostro animo ludico senza pretese.

Sentiamoci liberi di esprimere la nostra natura perché in fondo l’uomo è veramente uomo soltanto quando gioca.

TORNIAMO A GIOCARE 

Non giochiamoci il futuro
come bottiglie di vetro
abbandonate sui lastrici,
ricordi drastici
in disagio di gruppo.

Rifiuti di noi stessi,
accantonati,
ombre ritratte,
rifratte dalla grandine
delle azioni affrettate.

Stasi nel tempo,
distanze reali amplificate nel virtuale,
spirali virtuose schiacciate da vizi sconditi,
scanditi dal monotono richiamo del nulla.

Da cosa stiamo scappando?
Ombre lunghe sui silenzi,
assenza dal quotidiano
come immensi giorni di pioggia,
lacrime versate goccia su goccia.

Vertigine esistenziale
schiacciata su tasti multicolore;
Ho un milione di domande senza risposta,
un milione di monete nella borsa.

Che prezzo hanno le emozioni?
A chi parlo se sono sempre solo io ad ascoltare?
L’eco dei nostri pensieri singhiozza fino ad esplodere.

Scommetto il mio futuro in un’ora di fuochi d’artificio
come polvere da sparo,
in fila, dispari,
sui colli dei capitali.

Hanno bloccato tutte le scommesse.
Ora come posso parlare agli angeli con il debito in statistica?

La sicurezza degli zeri arrotonda paure e speranze
come illusione di arcobaleni di frutta.
Il Natale siamo noi.

La realtà è già il futuro
e noi, in fondo, siamo sempre dei bambini.

Insegnateci il valore del gioco
se ci sentiamo già troppo grandi per dimenticarlo.