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Messaggio di avviso

Venerdì 22 maggio 2015 allo Spazio Giglio (via Ghislanzoni 91), incontro con i cittadini over 60 di Lecco, che hanno frequentato i laboratori con gli studenti e i docenti degli Istituti di Istruzione Superiore Badoni e Parini di Lecco.

Si è trattato di un momento di ringraziamento ai cittadini di Lecco per la fiducia riposta nell'iniziativa; il ringraziamento è andato anche a chi l'ha resa possibile: gli studenti, i docenti e i tecnici degli Istituti scolastici, e alle operatrici e agli operatori del Comune di Lecco (servizi per la Fragilità e Famiglia e territorio e servizio Comunicazione).

Questa iniziativa, ormai al 3° anno (dopo l'avvio nel 2010 nel periodo del Commissario Straordinario), ha raggiunto un livello di maturità, dal punto di vista progettuale e organizzativo, anche se pensiamo debba ancora crescere come numeri e come coinvolgimento delle scuole.
Siamo ormai a quota 414: è questo il numero delle persone che ne hanno usufruito negli anni. In quest'anno scolastico circa 120, se pensiamo ai cinque percorsi svolti: una prima parte in autunno/inverno per esaurire la lista d'attesa dello scorso anno e poi i nuovi corsi tra febbraio e aprile.
Numeri che dimostrano quanto sia rilevante l'esigenza delle persone over 60 di stare al passo con le nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione, di cui alcuni dispositivi, come il computer e il cellulare, fanno ormai parte della nostra vita quotidiana (sia nel lavoro che nella vita privata, familiare, domestica, nel tempo libero...).

Il nostro progetto ha caratteristiche di profondità e al tempo stesso di semplicità: non voleva essere (e tuttora non è) un vero e proprio corso di formazione informatica (anche se 10 incontri e quindi 20 ore cominciano ad essere significativi), bensì un piccolo contributo per ridurre quello che viene chiamato divario digitale nella nostra società, in primis fra le generazioni.

Per questo rappresenta una sfida in termini di collaborazione fra le generazioni per raggiungere quell'obiettivo di crescita reciproca; un'esperienza di relazione inter-generazionale, in cui i giovani mettono a disposizione un po' del loro tempo per socializzare abilità e competenze tecniche, e gli adulti offrono la loro capacità di relazione, la loro esperienza di vita, la loro pazienza di apprendere... Dall'esperienza dei primi incontri, si verifica subito quasi uno scambio delle parti, in cui la pazienza e l'esperienza fluttuano dagli adulti ai ragazzi e viceversa: quindi uno scambio reciproco (questo è il metodo effettivo del percorso di alfabetizzazione.

La collaborazione virtuosa della scuola e delle sue componenti è un ingrediente fondamentale, che testimonia l'apertura mentale, culturale, sociale dell'istituzione scolastica alla comunità territoriale: la scuola per tutti, un tempo extrascolastico per la città, una valorizzazione delle competenze dei docenti e degli studenti oltre l'ambito "accademico".

Infine, l'opportunità per gli studenti stessi di misurarsi con il mondo reale, esterno alla scuola, che li ricongiunge all'unitarietà della propria esperienza di vita, familiare o di gruppo e quindi mobilita emozioni, affetti e potenzialità di crescita complessiva (non solo cognitiva). Di qui il vero riconoscimento del credito scolastico per gli studenti (non solo per il tempo dedicato, ma per la qualità e l'impegno nella relazione).

Pensiamo anche agli sviluppi concerti del progetto e dell'esperienza.
Quest'anno abbiamo assistito a un'importante novità: l'apertura dello Spazio Giglio, - un bene confiscato alla criminalità organmizzata e resituito alla collettività - che offre tante iniziative di incontro, di aggregazione, di animazione per gli over 60 (del quartiere e della città nel suo complesso), ma anche uno spazio web dedicato.
L'avevamo pensato proprio per dare la possibilità ai frequentanti il percorso di alfabetizzazione di ritrovarsi per esercitarsi a usare il computer ed essere aiutati da volontari e operatori (questo già avviene con la presenza un giorno la settimana di due volontari dell'Auser e di due volontarie di Servizio civile nazionale). Ma sono in programma anche altre iniziative innovative, come due incontri di approfondimento sull'uso del tablet (nel mese di luglio).

Certo, sarebbe necessario un ampliamento del numero di scuole che partecipano al progetto, proprio per soddisfare meglio le richieste che ogni anno arrivano e determinano la lista d'attesa (in proposito sono in corso ipotesi di collaborazione concreta con l'Ufficio Scolastico Territoriale).

Inoltr, quest'anno il Comune di Lecco ha patrocinato un'esperienza della scuola Don Ticozzi (progetto "Dillo su Facebook"), che ha posto una particolare attenzione ai social network e all'uso che ne fanno i giovani e le famiglie: si tratta di un altro tassello di quell'opera di alfabetizzazione che segue sempre un approccio inter-generazionale e che vuole portare consapevolezza e cognizione di causa nell'uso delle nuove tecnologie.

Infine, è sempre più attuale continuare a fare cultura su questi temi, per aumentare appunto la consapevolezza di come si cresce e si apprende oggi con le nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione (la scuola a volte sembra un po' indietro rispetto all'uso che ne fanno quotidianamente e nel privato i preadolescenti e gli adolescenti!), anche dedicando un'attenzione specifica alla prevenzione dei rischi per l'uso imprudente o non consapevole (pensiamo a i problemi di tutela della privacy, ai fenomeni di bullismo sul web, al non rispetto del galateo online, ecc.).

L'attestato consegnato oggi non ha un valore professionale, ma è il riconoscimento dell'impegno e dell'esperienza che le persone hanno vissuto, quindi vuole rappresentare un piccolo segno di modernità, una traccia del tempo speso bene, appunto di un'esperienza all'altezza dei tempi.

                                       Consegna attestati ai cittadini over 60 che hanno frequentato i corsi di alfabetizzazione informatica (i docenti Sara Giorgi, Raimondo Mariani, il sindaco Virginio Brivio, l'educatrice Beatrice Civillini
  
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