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A Palazzo delle Paure 70 scatti ripercorrono la vicenda artistica di uno dei più importanti fotografi del Novecento

1806 robert doisneau baiserDal 23 giugno al 30 settembre 2018, il Palazzo delle Paure di Lecco ospita la mostra di Robert Doisneau (Gentilly, 14 aprile 1912 - Montrouge, 1 aprile 1994), uno dei fotografi più importanti e celebrati del Novecento [Nella foto Robert Doisneau, Le baiser de L’Hotel De Ville, 1950 @ Atelier Robert Doisneau]

"La mostra dedicata a Robert Doisneau  - sottolinea il Sindaco di Lecco Virginio Brivio - persegue l'obiettivo di rendere sempre più attrattiva la proposta culturale offerta dalla città di Lecco, nell'ottica di un potenziamento del turismo di matrice culturale, che potrà beneficiare nell'abito del contesto espositivo di Palazzo delle Paure sia di mostre temporanee come questa, sia dai percorsi espositivi permanenti, ivi compreso un gioiello come l'Osservatorio Alpinistico Lecchese".

La rassegna, dal titolo Pescatore d’immagini, curata dall’Atelier Robert Doisneau - Francine Deroudille ed Annette Doisneau - in collaborazione con Piero Pozzi, col patrocinio del Comune di Lecco, prodotta e realizzata da Di Chroma Photography e ViDi - Visit Different, presenta 70 immagini in bianco e nero che ripercorrono l’universo creativo del fotografo francese.

Il percorso espositivo, che mette in mostra alcune delle icone più riconoscibili della sua carriera come "Le Baiser de l'Hôtel de Ville"," Les pains de Picasso", "Prévert au guéridon", si apre con l’autoritratto del 1949 e ripercorre i soggetti a lui più cari, conducendo il visitatore in un’emozionante passeggiata nei giardini di Parigi, lungo la Senna, per le strade del centro e della periferia, nei bistrot e nelle gallerie d’arte della capitale francese. I soggetti prediletti delle sue fotografie sono, infatti, i parigini: le donne, gli uomini, i bambini, gli innamorati, gli animali e il loro modo di vivere questa città senza tempo.

1806 robert doisneau freresQuella che Doisneau ha tramandato ai posteri è l’immagine della Parigi più vera, ormai scomparsa e fissata solo nell’immaginario collettivo; è quella dei bistrot, dei clochard, delle antiche professioni; quella dei mercati di Les Halles, dei caffè esistenzialisti di Saint Germain des Prés, punto d’incontro per intellettuali, artisti, musicisti, attori, poeti, come Jacques Prévert col quale condivise, fino alla sua morte, un’amicizia fraterna e qui presente con uno scatto "Prévert au guéridon" che lo ritrae seduto al tavolino di un bar con il suo fedele cane e l’ancor più fedele sigaretta [Robert Doisneau, Les frères, rue du Docteur Lecène, 1934 @ Atelier Robert Doisneau]

Com’ebbe modo di ricordare lo stesso Doisneau "Le meraviglie della vita quotidiana sono così eccitanti; nessun regista può ricreare l’inaspettato che si trova nelle strade”.

A Lecco, si possono ammirare alcuni dei suoi capolavori più famosi, tra cui "il Bacio dell’Hotel de Ville", scattata nel 1950, che ritrae una coppia di ragazzi che si bacia davanti al municipio di Parigi mentre, attorno a loro, la gente cammina veloce e distratta. L’opera, per lungo tempo identificata come un simbolo della capacità della fotografia di fermare l’attimo, non è stata scattata per caso: Doisneau, infatti, stava realizzando un servizio fotografico per la rivista americana Life, e chiese ai due giovani di posare per lui.

Il lavoro di Doisneau dà risalto e dignità alla cultura di strada dei bambini; ritornando spesso sul tema dei più piccoli che giocano in città, lontani dalle restrizioni dei genitori, trattando il tema del gioco e dell’istruzione scolastica con serietà e rispetto, ma anche con quell’ironia che si ritrova spesso nei suoi scatti. È il caso di "Les pains de Picasso", in cui l’artista spagnolo, vestito con la sua tipica maglietta a righe, gioca a farsi ritrarre seduto al tavolo della cucina davanti a dei pani che surrogano, con la loro forma, le sue mani.

1806 robert doisneau mademoiselleL’esposizione è la prima del programma triennale (2018-2020), messo a punto dal Comune di Lecco in collaborazione con ViDi - Visit Different, che porterà a Palazzo delle Paure i grandi nomi dell’arte e che proseguirà dal 19 ottobre al 20 gennaio 2019, con L’Ottocento lombardo. Da Hayez a Segantini che approfondirà attraverso cinquanta opere dei maggiori autori del XIX secolo, l’evoluzione artistica e l’ambiente culturale fioriti in Lombardia nell’Ottocento [Robert Doisneau, Mademoiselle Anita, 1951 @ Atelier Robert Doisneau]

"Con l'arrivo in città di Robert Doisneau, apriamo a Lecco una stagione triennale di grandi mostre, che porteranno del nostro territorio una programmazione culturale articolata e di qualità, con l'obiettivo che l'amministrazione comunale si è data in campo culturale di riportare l'attenzione sull'attività espositiva, valorizzando così e completando nella sua funzione il prestigioso Palazzo delle Paure inaugurato nel primo mandato della giunta Brivio - commenta l'assessore alla cultura del Comune di Lecco Simona Piazza -. La mostra è un omaggio alla meraviglia dell'opera fotografica di Doisneau, con l'auspicio che tutti i cittadini lecchesi e i turisti che visitano la nostra città possano fruire di questi capolavori, per la prima volta proprio qui a Lecco".

Note biografiche

Robert Doisneau (1912-1994), che amava paragonarsi a Eugène Atget, uno dei padri della fotografia del Novecento, percorre fotograficamente le periferie di Parigi per “impossessarsi dei tesori che i suoi contemporanei trasmettono inconsciamente”.
È una Parigi umanista e generosa ma anche sublime che si rivela nella nudità del quotidiano; nessuno meglio di lui si avvicina e fissa nell’istante della fotografia gli uomini nella loro verità quotidiana, qualche volta reinventata. Il suo lavoro di intimo spettatore appare oggi come un vasto album di famiglia dove ciascuno si riconosce con emozione.
Noto oggi al grande pubblico, Doisneau, dopo essersi diplomato all’École Estienne, scopre la fotografia da giovane, mentre lavora in uno studio di pubblicità specializzato in prodotti farmaceutici. Nel 1931 è operatore da Vigneau e, nel 1934, fotografo per le officine Renault da cui viene licenziato cinque anni più tardi per assenteismo. Nel 1939 diviene fotografo-illustratore free-lance e nel 1946 entra definitivamente nell’agenzia Rapho. Nel 1974 la Galleria Chateau d’Eau di Toulouse espone le sue opere e, a partire dagli anni Settanta, ottiene i primi importanti riconoscimenti. Da allora le sue fotografie vengono pubblicate, riprodotte e vendute in tutto il mondo.
Autore di un grande numero di opere (gli archivi di Robert Doisneau comprendono circa 450.000 fotografie), Doisneau è diventato il più illustre rappresentante della fotografia “umanista” in Francia. Le sue immagini sono oggi conservate nelle più grandi collezioni in Francia, negli Stati Uniti e in Gran Bretagna e sono esposte in tutto il mondo.

Maggiori informazioni

ROBERT DOISNEAU. Pescatore d’immagini
Lecco, Palazzo delle Paure (piazza XX Settembre)
23 giugno - 30 settembre 2018

Orari mostra:
martedì, mercoledì e venerdì 9:30 – 18:00
giovedì 9:30 – 18:00, 21:00 – 23:00
sabato e domenica 10:00 – 18:00
chiusa il lunedì.

Ingresso:
Intero
, €9,00
Ridotto, €7,00 (L’ingresso ridotto è previsto per ragazzi dai 6 ai 18 anni over 65 anni studenti universitari muniti di tessera gruppi precostituiti di adulti oltre le 15 persone, Soci FAI e TCI con tessere in corso di validità).
Ridotto speciale, €5,00 (L’ingresso ridotto speciale è previsto per disabile e un accompagnatore, giornalisti con tessera in corso di validità, bambini sotto i 6 anni soci ICOM muniti di tessera in corso di validità).

Ufficio Stampa ViDi
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