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Tra i progetti da condividere l’emergenza abitativa e l’assistenza a domicilio

Si allarga sempre di più la “famiglia” del “Patto di Comunità”, strumento approvato dalla Giunta comunale di Lecco con l’obiettivo di coinvolgere la cittadinanza, le realtà associative e i negozi di vicinato in azioni di coesione sociale a sostegno delle persone in difficoltà, favorendo nel contempo l'attivazione degli stessi soggetti coinvolti. Dopo gli accordi siglati con singoli titolari di bar e ristoranti della città, con Confcommercio Lecco, con Federfarma e con Confartigianato. oggi si aggiunge un altro importante tassello, quello delle organizzazioni sindacali.

Il Patto di Comunità declina infatti le collaborazioni tra il Comune di Lecco ed enti diversi al fine di sostenere le persone in difficoltà, attraverso interventi sociali che sviluppano all’interno della Città di Lecco la coesione sociale, la corresponsabilità con altri soggetti, la necessità di dialogo con e nei quartieri e una modalità di lavoro sinergico tra chi si trova ad operare e sostenere persone con fragilità.

Gli interventi sociali possono riguardare diversi ambiti d’azione, tra cui opportunità socio occupazionali, situazione abitativa, custodia sociale diffusa nei quartieri (pensiamo, per esempio, agli oltre 300 "pastisospesi" erogati dall'inizio dell'anno), promozione di iniziative sociali nei quartieri, individuazione di spazi di comunicazione sociale. Il tutto nell’ottica di creare un welfare comunitario che metta al centro la persona e i luoghi in cui vive.

Riccardo mariani bella“Abbiamo sottoscritto questo nuovo importante accordo con le Organizzazioni sindacali – spiega Riccardo Mariani, assessore alle Politiche sociali del Comune di Lecco – per moltiplicare le occasioni di relazione con e tra i cittadini che vivono delle difficoltà per diversi motivi, il più delle volte legate alla perdita del lavoro ma non solo. Pensiamo all’esigenza abitativa, alle persone sole, a quella fascia di giovani che ne studia ne lavora. Insieme ai partner sempre più numerosi del progetto vogliamo informare e orientare al meglio questi cittadini, offrendo loro una rete capillare su cui contare e percorsi specifici di reinserimento sociale. Per questo con i Sindacati porteremo avanti attività di reciproca conoscenza dei servizi offerti finalizzati a una maggiore integrazione. Tra i percorsi che potrebbero trovare spazio con questo accordo, l’emergenza abitativa e la cura domiciliare”.

"Le OO.SS. hanno aderito al Patto di Comunità consapevoli che la promozione del Bene Comune quale centro dei valori cui ispirare quotidianamente la propria azione collettiva deve sostanziarsi sempre di più nel fare rete. Valorizzare al massimo la sinergia organizzativa e il contatto sempre più stretto tra le realtà istituzionali e associative, pur nella necessaria distinzione dei ruoli, può meglio garantire le risposte al bisogno sociale, rafforzando a un tempo integrazione e coesione all’interno della comunità lecchese. Ciò in contrapposizione alle disuguaglianze sempre più marcate che la crisi economica e i processi legati alla globalizzazione hanno generato anche nel nostro territorio, determinando fra l’altro una sempre più difficile sostenibilità economica del welfare. Le OO.SS. giudicano questo Patto anche come fonte di innovazione inclusiva e non esclusiva, per creare valore sociale e civile a Lecco oggi", questo il commento di Cgil, Cisl e Uil. 

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