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Una rinnovata strategia della solidarietà per costruire reti attive di promozione, inclusione, infrastrutturazione sociale

 

In questa fase post pandemica, ancora così incerta, il tema dell’alleanza strategica tra enti locali e terzo settore, anche e soprattutto alla luce della recente normativa, riveste un’importanza cruciale e decisiva per rinsaldare un sistema di relazioni e azioni territoriali che hanno prodotto – anche in situazioni complesse come quella che stiamo attraversando - politiche sociali e comunitarie di qualità.


Costruire reti territoriali solide ed estese, promuovere azioni progettuali e interventi integrati, facilitare la collaborazione e la messa in comune di risorse (tra enti locali, enti del terzo settore, comparto sociosanitario, associazioni, scuole, imprese ecc.) - non solo economiche ma anche conoscitive, organizzative, professionali, relazionali - rappresentano strategie trasformative tra le più urgenti che vanno sostenute da investimenti dedicati e continuativi nel tempo.


Le strade da intraprendere per promuovere rinnovati legami tra le persone e tra le diverse soggettività diffuse nei territori sono l’innovazione, la sperimentazione e la costruzione di esperienze nuove, la valorizzazione delle risorse della comunità e di governance partecipate, provando ad andare oltre i confini del tradizionale intervento sociale.


L’obiettivo è quello di reinventare la prossimità sociale, restituire il tema del welfare alle comunità, ai contesti di vita e di appartenenza delle persone, superando approcci solo professionali e iper-specialistici, in favore della costruzione di tessuti e legami di quotidiana salvaguardia e tutela delle fragilità. Tutto ciò nella prospettiva e nella consapevolezza di essere artefici e co-costruttori di infrastrutture di protezione sociale costituite localmente e dedicate ad occuparsi delle problematiche sociali e sanitarie della comunità.

In questo quadro è centrale il tema della corresponsabilità, che implica l’assunzione di concreti impegni da parte dei diversi attori coinvolti: enti locali, terzo settore, operatori e beneficiari dei servizi e interventi sociali.
Un rinnovato sistema di welfare in cui è la comunità che si fa welfare (ovvero fattore di protezione di se stessa) e insieme è il welfare che attiva la comunità (ossia mobilita le energie presenti nei tessuti comunitari e nei propri corpi intermedi: associazioni di volontariato, cittadini, imprese profit e no profit, organizzazione di categoria, scuola ecc.).


A questo proposito, le stesse linee di indirizzo per la programmazione sociale territoriale 2021 – 2023 approvate da Regione Lombardia con la DGR 4563/2021, indicano come obiettivo per il prossimo triennio “Fare Comunità”, rafforzare e ricostruire i legami che tengono insieme le comunità, producendo beni relazionali, senso di appartenenza e coesione sociale con i il pieno coinvolgimento e la partecipazione attiva degli attori sociali che operano sul territorio (associazioni, sindacati, Enti di Terzo Settore, ecc).


Tutto ciò considerato, la scelta strategica compiuta nel 2019 all’Ambito di Lecco di una forma gestionale unica in Italia quale è l’Impresa Sociale Consorzio Girasole, a capitale misto pubblico privato, si è rivelata del tutto coerente con questo quadro generale. Essa rappresenta una forma di amministrazione condivisa del welfare, tra Pubblica Amministrazione e Terzo Settore, che può promuovere concretamente ed efficacemente il welfare comunitario.

 

  pdf Copertina Piano di Zona (630 KB)

  pdf Piano di Zona Ambito di Lecco (3.66 MB)

  pdf Accordo di programma Ambito di Lecco (2.29 MB)

  pdf Piano di Zona Unitario (5.75 MB)

  pdf Allegato 1 - premialità (4.70 MB)

  pdf Allegato 2 - linee guida coprogrammazione (450 KB)

  pdf Allegato 3 - documento case di comunità (1.34 MB)