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Lecchesi e milanesi uniti nei Santi e nell’azione civica del dare

Il calendario dei Santi accosta in rapida successione San Nicolò, 6 dicembre, e Sant’Ambrogio, 7 dicembre. La circostanza mi suggerisce una riflessione geografica più che agiografica. Per meglio dire, accende una luce sul rapporto tra la Città e la metropoli e sulla osmosi e sui flussi che uniscono al di là delle singole e anche marcate peculiarità.

E’ un modo laico per sentirsi ambrosiani e per ricordare a intere generazioni che moltissimi di noi, per studi, lavoro, cultura, persino per lo sport (che ci ha fatto milanisti o interisti!) abbiamo pescato e vissuto le nostre esperienze sulla tratta Lecco-Milano. Sugli stessi collegamenti su ferro e gomma, potenziati nel tempo, che hanno segnato e servito le due comunità e sancito  un rapporto di vicinato assegnato dalla geografia oltre che dalla storia. Ho ascoltato ieri attentamente l’intervento dell’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, che nel discorso alla Città di Milano (il primo discorso del nuovo Vescovo che come da tradizione si rivolge alla comunità civile e alle Istituzioni, vale la pena ascoltarlo) ha saputo muoversi dentro questioni scottanti e attualissime, lontano dalla retorica e vicino invece al pulsare della vita e della sua qualità. E’ questo il tema di oggi e degli anni a venire: le statistiche contano sì, ma hanno assai più peso le visioni di chi governa e amministra, chiamiamole pure strategie, che affondano le loro radici in un patrimonio comune e guardano avanti consapevoli che la sinergia non è una forma di sistematica e acritica collaborazione, ma con la consapevolezza che nel villaggio globale è essenziale che le diverse realtà percorrano le stesse vie, anche con una differente toponomastica, ma con la barra dritta che ci fa capire quale sia la strada maestra per indicare il futuro ai giovani. L’appartenenza al mondo ambrosiano non significa farsi inghiottire o omologare alla metropoli, ma essere consci che l’apertura su Milano, sulla vasta area, è un’opportunità, quando non l’autentico snodo dei problemi che ci affliggono a partire da quelli infrastrutturali. Ragionando sulla nostra Città, mi pare di poter dire che la protezione di San Nicolò ci sta benissimo, ma che quella di “darsi di gomito” con Sant’Ambrogio può essere solo un costante beneficio e la garanzia che non camminiamo in solitudine sotto le nostre… guglie! 

Servizi sociali: un cambiamento necessario al passo coi tempi

Nelle scorse settimane si è acceso un forte dibattito sul tema della forma gestionale dei servizi sociali che i Comuni dell’Ambito di Lecco stanno individuando per il prossimo futuro  (32 Comuni per 165mila abitanti, di cui 27 hanno aderito alla nuova proposta che vi vado a spiegare meglio più sotto, per un totale di oltre 150mila abitanti e non solo il Comune di Lecco come sostiene qualcuno). Come avrete avuto modo di leggere, la scelta di costituire, nella forma di una partnership tra pubblico (49%) e privato (51%) un’impresa sociale senza fini di lucro, è stata pesantemente attaccata sul piano politico da opposte fazioni. Provo a fare qui un po’ di chiarezza su un tema le cui ripercussioni concrete hanno direttamente a che fare con la vita di tutti noi. E lo faccio partendo dal presupposto di guardare realtà concrete degli ultimi decenni fatte di una facile convergenza tra pubblico e privato.

Tra le accuse più frequenti che ci vengono mosse, quella di voler privatizzare i servizi alla persona, svendendoli al miglior offerente. Un pensiero che non solo non è mai stato fatto, ma che è quanto mai più lontano dalla realtà. Durante l’ultimo Consiglio comunale abbiamo discusso e votato a favore della forma gestionale dei servizi sociali dell'ambito distrettuale di Lecco  e delle linee guida per l'attuazione e vi assicuro che non si è trattato di un salto nel buio o di una decisione presa all’acqua di rose. Siamo arrivati all’appuntamento con il Consiglio comunale dello scorso 30 novembre dopo un percorso di confronto e approfondimento durato un anno. In questo tempo sono stati esaminati i diversi possibili modelli gestionali, è stato effettuato uno studio di fattibilità, sono stati presi in considerazione aspetti procedurali e amministrativi e prospettive di sviluppo. Un gruppo di  amministratori rappresentanti di tutte le aree territoriali e politiche si è incontrato e confrontato con regolarità, sono stati effettuati numerosi incontri nei territori e più assemblee distrettuali, sono stati prodotti documenti illustrativi e di approfondimento costantemente aggiornati man mano il lavoro procedeva.

La scelta fatta è figlia di un sistema all’avanguardia che da oltre 20 anni vede il coinvolgimento della cooperazione sociale, di fondazioni, di associazioni quali principali erogatori di servizi. Il blocco delle assunzioni pubbliche, l’incremento dell’offerta di servizi, la rapida dinamica dei bisogni hanno originato la  presenza di soggetti del terzo settore  che si sono dimostrati in grado di erogare servizi qualificati, di sviluppare competenze, di garantire un’ agilità e capacità di adeguamento che ne fanno un punto di forza del sistema.

Il territorio dell’Ambito di Lecco ha sperimentato, a partire dall’esperienza del nostro Comune, la forma della co-progettazione fra pubblico e terzo settore, divenuta una forma ormai ampiamente diffusa. Questo modello è stato proposto e avviato da Giunte a guida leghista, rinnovato dal centrodestra e infine dal centrosinistra, segno che si è saputo guardare all’esito dell’esperienza in chiave non ideologica ma di risultato.

La co-progettazione è stata la prima modalità per definire un diverso  rapporto fra pubblico e Terzo settore, fondata sul alcuni elementi che mantengono anche ora e a maggior ragione con l’impresa sociale, tutto il loro valore: le funzioni di programmazione, scelta e controllo rimangono prerogativa dell’ente pubblico, del singolo Comune e/o dell’Ambito distrettuale. Sono gli amministratori pubblici che approvano la programmazione, i servizi da sostenere, le risorse, i criteri e i regolamenti di accesso, i costi dei servizi.  I Comuni deliberano di cosa e come se ne vogliono occupare, l’Assemblea dell’Ambito approva il Piano di Zona e le sue azioni. L’impresa sociale dà forma compiuta e più solidità  alle scelte che sottendono alla co-progettazione: si cerca non un erogatore al massimo ribasso, ma un soggetto capace di esprimere una partnership, ossia di condividere l’approccio  pubblico ai servizi, di condividere la responsabilità pubblica di universalità, qualità, efficacia e di attenzione all’evoluzione dei problemi dei cittadini, apportando idee e proposte migliorative, professionalità, competenze, nuove energie, risorse integrative, arricchendo gli strumenti che la Pubblica Amministrazione ha a disposizione.

Rispondo qui alle domande più frequenti:

E’ di desta o di sinistra questa scelta?

Trovare una “paternità” politica a tutti i costi è un tema che non mi appassiona e che in ogni caso non ha la priorità su quanto si sta decidendo. L’obiettivo è trovare lo strumento migliore per rispondere ai bisogni della cittadinanza, con agilità e aderenza all’evoluzione sociale, uno strumento che sappia valorizzare il ruolo delle famiglie, delle aggregazioni sociali a fianco di prestazioni professionali che devono essere qualitative, tempestive, utili ed efficaci.

Non si poteva pensare ad altre soluzioni?

La scelta che abbiamo preso convintamente è risultata la più convincente perché, a partire da un’esperienza ormai consolidata, verificata nei suoi pregi e nelle sue criticità, e a seguito anche di un confronto con l’Azienda Speciale Pubblica, osa cercare nuove vie di sviluppo grazie a una formula innovativa che, forse proprio per questo può spaventare. Non possiamo più restare ancorati ad un’idea di welfare pubblico che nel nostro Paese è “universalistico” su alcuni aspetti, ma totalmente inadeguato su altri. Serve un’idea culturale che metta al centro ruoli diversi e responsabilità precise, ma anche il valore della corresponsabilità partecipativa al bene comune e alla soluzione dei problemi. 

Dobbiamo temere incursioni di soggetti speculativi nella gestione dei servizi?

No. La gara a doppio oggetto che seleziona prima enti che abbiano i requisiti per concorrere (di competenza, esperienza, solidità, trasparenza...)  e poi valuta l’offerta più interessante non solo sul piano economico ma soprattutto sul piano gestionale, progettuale, di intervento, gli apporti migliorativi è uno strumento che filtra la concorrenza. Chiunque vinca la gara dovrà dimostrare interesse e voglia di investire in qualità e quantità sul nostro territorio. Dovrà garantire la tutela del personale in servizio, l’applicazione del CCNL e dimostrare la qualità del proprio progetto.

E’ già stato “individuato” un vincitore?

No, nonostante illazioni di varia natura. Si tratterà di una gara a tutti gli effetti, che vedrà rispettati tutti gli elementi di garanzia e trasparenza. Certamente, i Comuni che intendono costituire l’impresa confidano che il sistema sociale territoriale sappia aggregarsi, trovare convergenze di idee e di proposte ed esprimere volontà e capacità di assumere la sfida che abbiamo lanciato. E’ nell’interesse di tutti i cittadini che i maggiori enti che si occupano di politiche sociali nel nostro territorio investano in una partnership con l’amministrazione pubblica per garantire una maggiore qualità del vivere.

Calendario mostre 2018: in arrivo arte di grande qualità

47.2 palazzo paure

E’ stato presentato in questi giorni il calendario delle mostre 2018 nei Poli museali della nostra Città. L’anno che verrà proseguirà a livello artistico con esposizioni di alta qualità, selezionate tra le numerose richieste pervenute ai nostri Uffici, segno di un’attività culturale attiva e propositiva. Valorizzati il legame con il territorio e i temi ritenuti interessanti per i valori trasmessi, la continuità con programmi già avviati negli anni passati e il collegamento con progetti di più ampio respiro. Quattro le mostre principali a Palazzo Paure che si sta dimostrando ogni anno sempre più apprezzato dai visitatori: “Mimmo Paladino. 10 cicli inchiostri”, “I Fasti” di Andrea Appiani nelle collezioni del Simul, “Mostra fotografica e documentaria “Gasherbrum IV” nell’ambito del Festival “Monti Sorgenti 2018” e l’8^ edizione della mostra di presepi e diorami. Nove le mostre invece che troveranno spazio all’interno della suggestiva location della Torre Viscontea di piazza XX Settembre e realizzate in collaborazione con altrettante associazioni ed esperti.

C’è grande fermento intorno alle esposizioni che già da tempo scelgono Lecco come vetrina e dopo aver lavorato sul miglioramento del servizio (ad esempio con l’estensione degli orari di apertura) ora il Polo espositivo per eccellenza, Palazzo delle Paure, è pronto per un nuovo grande salto: l’istituzione del settore dedicato alle “Grandi Mostre” con un esternalizzazione del servizio per i prossimi tre anni. In questo modo, puntiamo a una qualità sempre maggiore, con l’obiettivo di far crescere sempre più l’offerta culturale del Comune di Lecco.

 I “pensionati” lecchesi compiono 20 anni. Auguri!

L’associazione volontari pensionati lecchesi, AVPL, compie 20 anni. A nome di tutta la Città: grazie! Grazie di cuore a chi mette a disposizione del prossimo, si tratti di un bambino o un anziano, di un nostro concittadino o un turista, tempo e approfondita conoscenza della Città di Lecco, attraverso i servizi prestati con entusiasmo in Biblioteca, all’interno dei musei del Sistema Museale Urbano Lecchese, con l’esposizione e la diffusione di materiale informativo nelle bacheche comunali e con la proficua collaborazione con Il Giglio nell’ambito di iniziative a favore degli over 60 della Città. La nostra Comunità può definirsi tale perché può contare su persone e associazioni come l’AVPL che non smettono mai di darsi agli altri. Chi l’ha detto, poi, che “pensionato” vuol dire perdere via via entusiasmo per la vita? L’associazione volontari pensionati lecchesi è la dimostrazione che così non è e, anzi, che le proprie passioni, nuove o magari scoperte proprio grazie a questa nuova fase della vita, possono diventare un dono prezioso per tutti! Spero che in molto altri decideranno di entrare a far parte di questa bella famiglia. Auguro a tutti i soci dell’AVPL almeno altri venti di questi anni trascorsi insieme! La festa di “compleanno” si svolgerà lunedì 11 dicembre alle 15.00 al Giglio di Pescarenico.

 Il bello che c’è in Città: i nostri artisti in prima pagina 

47.1 stefanini casuraghy

 

Il bello che c’è in Città sono due artisti che con le loro opere hanno fatto conoscere Lecco nel mondo e che, a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro, hanno conquistato la prima pagina de “La Lettura” del Corriere della Sera.

Domenica 26 novembre l’inserto dedicato a idee, nuovi linguaggi, arte, inchieste e racconti ha aperto con Alberto Casiraghy (Osnago, 1952). Casiraghy unisce pittura, scrittura, poesia, arte tipografica ed editoria nelle sue opere e nei 10mila piccoli libri d’artista cuciti a mano. Dal 3 dicembre a Monza, alla Leogalleries, è aperta la mostra “A casa di Alberto (Casiraghy)” da non perdere.

La settimana dopo, domenica 3 dicembre, l’omaggio del Corriera a un altro grandissimo artista lecchese scomparso a poche ore dalla stampa de La Lettura, il maestro Tino Stefanoni. Stefanoni ci lascia un’eredità ricchissima, sia in termini di opere artistiche in cui ci tramette la sua personale visione del mondo, sia per l’impegno civile e sociale a cui ha sempre accostato la sua arte. Anche l’ultima mostra allestita proprio a Lecco, “Pittura oltre la pittura” ha sposato la causa del COE e i suoi progetti nei paesi più poveri del mondo. Ora la mostra è sbarcata alla Reggia di Caserta, dove sono certo affascinerà i tanti visitatori di uno dei musei più belli d’Italia.

 Ponte dell’Immacolata, attenzione agli orari degli Uffici

In occasione del Ponte dell’Immacolata, sabato 9 dicembre saranno chiusi i servizi demografici anagrafe - compreso sportello carte d'identità - stato civile ed elettorale del Comune di Lecco. Saranno invece aperti i servizi cimiteriali, dalle 8.30 alle 11.30, solo per le imprese di pompe funebri e il disbrigo di pratiche urgenti.

 Gli appuntamenti da non perdere a Lecco

Durante il Ponte dell’Immacolata, in Città ci si può divertire sulla pista di pattinaggio sul ghiaccio in piazza Garibaldi o salire a bordo della slitta trainata dalle renne sul lago. Oppure ci si può dedicare allo shopping natalizio al Villaggio di Natale in piazza Cermenati o decidere di visitare la mostra dei Presepi e Diorami a Palazzo delle Paure o la mostra fotografica collettiva “Rioni di ieri Lecco di oggi” alla Torre Viscontea. E ancora…

Sabato 9 dicembre

  •       10.30 in Biblioteca civica Pozzoli “Aspettando il Natale”, consigli di lettura per bambini dai 3 ai 7 anni. Fino al 27 dicembre inoltre “La poesia del Natale: romanzi, gialli, film, poesie, tradizioni” esposizione bibliografica nella Sezione adulti; fino al 7 gennaio distribuzione della filmografia “Natale in pellicola” film per bambini e ragazzi.
  •        alle ore 16, al Teatro Cenacolo Francescano, per la rassegna Operetta de "Il Teatro della Società è in città", andrà in scena "La principessa della Czarda"di Leo Stein e Béla Jenbach con musiche eseguite dal vivo dall’Orchestra Sinfonica di Lecco. Vai alla Biglietteria Online Posto Unico € 12,00 (ridotto € 10,00). E’ possibile parcheggiare i veicoli all'interno del cortile dell'oratorio adiacente al sagrato della chiesa di San Francesco.
  •       alle 21.15 nella Basilica San Nicolò di Lecco si svolgerà un Concerto per Organo e Voci, a offerta libera, organizzato dal Rotary Club Lecco Manzoni. Insieme all’organista Luciano Zecca si esibiranno i Cantanti Kaori Yamada, soprano, Dyana Bovolo, mezzosoprano, Giuseppe Capoferro, baritono.  L’evento è finalizzato alla raccolta di fondi “pro nuovo Oratorio di Lecco”. Il concerto sarà preceduto alle 19.30 da un apritivo all’Oratorio di Lecco (25 euro a persona).
  •       alle 11.00 messa per la Federazione Maestri del Lavoro d’Italia nella chiesa di San Carlo al porto di Malgrate celebrata da monsignor Cecchin.

Domenica 10 dicembre

 

  •        Cerimonia di Santa Barbara con l’associazione nazionale marinai d’Italia: alle 11.00 messa in Istituto Don Guanella a Lecco e successiva distribuzione degli attestati di benemerenza e compiacimento rilasciati dalla Presidenza nazionale.   
  •        Dalle 14.30 alle 16.30 Basilica San Nicolò (su prenotazione), salite al campanile a cura dei volontari della basilica. Informazioni su www.campaniledilecco.it
  •        Dalle 8 alle 19 in viale Dante, bancarelle in centro a cura di Fiva Confcommercio e Anva Confesercenti

Potete scaricare qui il calendario completo delle iniziative “Tempo di Natale 2017”

E per una gita fuoriporta anche durante le feste, non perdete l’incanto di Villa Monastero a Varenna. Può essere l’occasione per visitare la mostra fotografica di Marco Beck Peccoz dedicata alla raffigurazione dei Sacri Monti prealpini, promossa da Sacro Monte Varese Musei e Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese e realizzata grazie al sostegno di Regione Lombardia. L’esposizione si compone di 30 pannelli fotografici con alcune brevi presentazioni storico-artistiche che raccontano la bellezza e il fascino dei nove Sacri Monti prealpini e rimarrà aperta fino a mercoledì 4 aprile. Per informazioni www.villamonastero.eu, www.facebook.com/villamonasterolc, www.instagram.com/villamonastero/

Un abbraccio

Virginio