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San Nicolò: c’è una nuova energia che muove tutti noi 

46.8 benemeriti gruppo

 

Care lecchesi, cari lecchesi, cari amici, buon San Nicolò a tutti!

Quest’anno le celebrazioni del Santo patrono della nostra Città assumono un significato ancora più profondo. Alla festività religiosa di San Nicolò, nel dicembre del 1967 si affiancò quella civica, grazie alla prima celebrazione congiunta voluta dall’allora sindaco Alessandro Rusconi e dal prevosto di Lecco, monsignor Enrico Assi. Una tradizione che si rinnova da 50 anni e, seppur lievemente cambiata nella forma, vede inalterata la sostanza. In questo giorno di festa, oggi come allora, l’Amministrazione comunale e l’intera Comunità vogliono omaggiare i concittadini e le associazioni che si sono saputi distinguere nei diversi settori in cui operano o hanno operato. Ai benemeriti 2017 il mio grazie per il grande contributo offerto alla nostra Città, sia in termini di solidarietà sia di prestigio che avete regalato a tutti noi, portando il nome di Lecco in Italia e nel mondo. Sono certo che continuerete a essere un esempio per tutti noi e per le persone che incontrerete sulla vostra strada, alle quali mi auguro potrete dire con immenso orgoglio “siamo lecchesi”.

La celebrazione di San Nicolò risulta oggi più attuale che mai e se sappiamo andare oltre la ritualità del cerimoniale, possiamo riscoprire e fare nostri valori che sono evidentemente iscritti nel nostro DNA. Come ricorderete, si narra che il Santo si prese cura di tre bambini che non avevano niente da mangiare, donando loro tutto ciò che possedeva: tre mele rosse. La leggenda vuole che durante la notte i frutti si tramutarono in mele d’oro che servirono al sostentamento della famiglia dei tre fratellini. Come ci insegna la tradizione, senza proclami e senza troppi sbandieramenti, i lecchesi, proprio come il loro patrono, sono da sempre capaci di essere solidali con il prossimo, ereditando e declinando nell’attualità la storia di San Nicolò.

E se il valore della solidarietà è da tempo noto e indiscusso, il modo in cui i lecchesi scelgono di fare del bene si sta incanalando in nuove direzioni in grado di rimettere in moto meccanismi arrugginiti dalla paralisi economica e sociale in cui ci siamo trovati immersi negli ultimi anni.

Grazie a questa che possiamo chiamare una nuova energia, come Amministratori pubblici ci sentiamo meno soli nel non semplice compito di guidare e ridisegnare la nostra Città. Lecco sta cambiando pelle: non siamo più il borgo che si incammina a diventar città, siamo una Città con la “C” maiuscola, con i suoi limiti e i suoi difetti è vero, ma aperta, sempre più internazionale e sempre più alle prese con tematiche della globalizzazione e problematiche tipiche delle città più grandi, pur senza privarci delle nostre peculiarità.

In questa fotografia dai contorni non ancora chiari ma che piano piano diventano più nitidi, sono tanti i lecchesi che si stanno mettendo in gioco, si stanno “sporcando le mani” per costruire insieme un futuro più solido in un nuovo e riscoperto mecenatismo che parte dal basso e non più riservato solo ai “potenti” e alle lobby e a coloro che nel tempo hanno contribuito a rendere grande la nostra Città. Grazie a una rinnovata armonia tra pubblico e privato, stiamo portando avanti numerosi progetti che spaziano dal sociale alle opere pubbliche, dal turismo alla cultura alla ricerca. La recente crisi economica che oggi, dati alla mano, possiamo dire di iniziare a lasciarci alle spalle, ha lasciato lungo la strada parecchie macerie, ma anche un nuovo senso di comunità, direi di umanità e di voglia di ricostruire. Abbiamo una Comunità che nessuno ci regala, ma che dobbiamo insieme rinnovare. Se qualcosa di positivo c’è stato in questa lunga e travagliata guerra è il trovarci oggi più uniti di prima nella volontà di vincere tante importanti battaglie di civiltà, grandi o piccole che siano.

E così,  stiamo andando a tutta velocità verso un nuovo orizzonte, verso sfide che siamo determinati a cogliere e vincere. E quando i lecchesi si pongono un obiettivo, state certi che il modo per centrarlo lo trovano, prima o poi lo trovano, anzi lo troviamo. Insieme. Guardando lontano, con una visione non schiacciata sulla logica del tutto e subito a cui i ritmi della comunicazione e della vetrina mediatica ci stanno abituando: un titolo di giornale urlato o un ammiccante post sui social network fanno chiasso al momento, sì, ma quanto durano e cosa lasciano dietro di loro? Il più delle volte un vuoto senso di inutilità e frustrazione, una sorta di spirale negativa. La nostra non può e non deve essere invece una corsa affannata all’apparire e al risultato immediato. Dobbiamo agire nell’interesse di chi vivrà la nostra città dopo di noi, dei cittadini del domani, dei nostri figli e di chi sceglierà – e sono sempre di più - Lecco come nuova casa, lasciando a tutti loro concretezza. Ciò di cui la nostra Città ha davvero bisogno è una progettualità con una idea chiara di futuro: un futuro che è di tutti, a cui tutti dobbiamo collaborare in modo corale, senza rincorrere il successo per pochi, ma l’utilità per molti. 

Tento di fare un elenco dei progetti che vedono la partecipazione diretta e attiva di altri soggetti oltre il Comune è davvero lungo e, dopo aver seminato in lungo e in largo in questi ultimi anni, i primi frutti stanno giungendo a maturazione. In modo emblematico parto dall’ultimo, il monumento ai Caduti di tutte le guerre con la vicina aiuola dedicata a indimenticabili donne lecchesi, la riqualifica di via Carlo Porta e dello storico lavatoio di Belledo, il giardino di piazza V Alpini, i restauri delle statue cittadine, le postazioni del book-crossing. Sono sempre più numerosi i cittadini e le associazioni che adottano angoli della nostra città, mettendo insieme piccoli pezzi di un meraviglioso e grande puzzle. Una collaborazione che anche a livello istituzionale si è rinnovata e grazie alla quale stiamo raggiungendo obiettivi attesi da tempo, di opere che erano deragliate e che oggi stanno tornando al centro della progettualità, penso all’Ostello della Gioventù, il padiglione dell’ex Maternità che diventerà un nuovo Polo di servizi e culturale, il trasferimento degli uffici comunali in via Marco d’Oggiono in un edificio più decoroso e sicuro per i nostri collaboratori e per i cittadini utenti. Una rinnovata attenzione ad esempio ai sentieri della fascia montana e pedemontana grazie a un accordo con il Club Alpino Italiano, il primo in termini assoluti della nuova legge regionale e nazionale.  

E ancora, sull’agenda 2018 del Comune di Lecco trovano spazio altri grandi progetti, dopo la chiusura del cantiere del secondo lotto della Torre del Tribunale in primavera, l’ultimo lotto, l’avvio delle procedure per il bando di progetto di finanza per la realizzazione del porticciolo e per il Centro sportivo Al Bione, il completamento della Casa della Terza Età a San Giovanni, una scuola materna abbandonata da 15 anni che vedrà collaborare le associazioni delle Terza Età con i servizi sociali del Comune tanto per fare qualche esempio. Ma la progettazione condivisa non si limita alle opere pubbliche, seppur siano queste le più tangibili e quelle ahimè con le quali spesso siamo misurati. Con i Servizi sociali abbiamo recentemente dato il là all’Agenzia per la casa, con l’obiettivo di aiutare le famiglie in difficoltà su quello che resta ancora uno dei temi più urgenti, l’emergenza abitativa; con gli altri Comuni dell’ambito territoriale di Lecco, stiamo cercando di costruire con il privato sociale per poter gestire in maniera innovativa con dei partner, non con dei prestatori d’opera, servizi più efficaci. Sul fronte della prevenzione dei rischi sul territorio abbiamo aderito a un protocollo internazionale di indagine idrogeologica denominato “sassi gialli” che ha fatto il giro del mondo: stiamo studiando un nostro torrente, ma come studio completo può servire per tante altre prevenzioni di dissesto. E poi c’è questa grande crescita attorno alla presenza del Politecnico, del CNR e degli agli altri Istituti di ricerca provinciali, che sta diventando un’altra risorsa inestimabile per la crescita della Città. E il turismo che quest’anno ha fatto con antri enti e operatori passi da gigante riuscendo ad attrarre un numero sempre più alto di visitatori, italiani e stranieri, guadagnando le prime pagine di alcune tra le più importanti testate giornalistiche internazionali. Turismo che va a braccetto con la cultura e anche qui, voglio ringraziare strutture e servizi che si sono dimostrati disponibile a camminare al nostro fianco per garantire una cultura che sia davvero per tutti. Il pensiero non può che essere diretto al Teatro della Società, anche perché oggi la tradizione ci avrebbe voluto nella nostra “Piccola Scala”: sono certo che non passerà molto tempo prima di farvi ritorno in grande stile, e in sicurezza. Chissà, magari nel frattempo altri generosi cittadini vorranno sostenerci in quella che potrebbe essere una nuova sfida da vincere tutti insieme. Ricordo che il Teatro della Società nel Dopoguerra è stato sistemato soprattutto con un concorso di risorse private.

Oltre a questi esempi positivi che ho citato, c’è una persona – non una e l’unica certo – che sintetizza questo positivo modo di fare lecchese? Sì, c’è. Ci ha lasciato solo fisicamente da qualche ora ed è Tino Stafanoni. Non è stato solo un grande artista di fama internazionale, che tra qualche giorno parlerà al mondo con le sue opere alla Reggia di Caserta, riproponendo lì la mostra che abbiamo chiuso qualche tempo fa a Palazzo delle Paure. Ma attenzione, Tino ha sempre nutrito una cittadinanza attiva, stimolando ad esempio la sistemazione degli spazi espositivi in città, con opere di solidarietà svolte con discrezione: con l’aiuto dell’amata moglie Mariola ha sostenuto per anni l’opera del compianto cognato Luciano Aldè, morto nel 2014, imprenditore che ha lasciato le trafilerie di famiglia negli anni Novanta per accudire i ragazzi di strada in Brasile. Tino e sua moglie erano il punto di riferimento di un gruppo di persone lecchesi che hanno sostenuto non solo economicamente questa sfida in anni in cui non andava così di moda fare questo tipo di solidarietà. Tante iniziative culturale che ha sostenuto, uno su tutte il contributo che ha dato per ricordare Padre Turoldo o l’attenzione lo scorso anno ai progetti del COE sull’integrazione dei ragazzi e delle culture straniere. Un’esperienza umana che ci dice che fare bene una cosa, non esclude di farne altre e soprattutto che non c’è contrapposizione tra voler bene alle persone del proprio territorio e voler bene a tutto il mondo. Tino ci ha insegnato che oggi essere specialisti appassionati dell’insieme superando i particolarismi è  il messaggio più bello che si possa declinare oggi nella nostra festa del santo patrono e della nostra festa civica.   

C’è una nuova energia che sta contagiando la nostra Città. Spesso è un’energia nascosta, ma c’è e sta lavorando:  non fermiamola, non fermiamoci!

A tutti voi, buon San Nicolò! 

La giornata continua oggi alle 15.00 con l’inaugurazione della pista del ghiaccio in piazza Garibaldi e alle 15.30 con il saluto istituzionale e lo scambio di auguri natalizi con le delegazioni di Macon, Igualada, Oveijse, Szombathely e Mytyshi a Palazzo delle Paure. Nella stessa sede, alle 16.30 inaugureremo la 7^ edizione della mostra dei presepi e dei diorami  a cura dell'Associazione Italiana Amici del Presepio sede di Lecco in collaborazione con il Sistema Museale Urbano Lecchese (SiMUL). La cerimonia d'inaugurazione sarà allietata dai canti del Coro Alpino Lecchese. Seguirà un piccolo rinfresco. Sempre alle 16.30, al Cenacolo Francescano, protagonista la musica della Filarmonica Giuseppe Verdi di Lecco.

Il giorno da calendario di San Nicolò, mercoledì 6 dicembre, avremo poi altri momenti da trascorre insieme in occasione dei festeggiamenti per il Santo Patrono. Da mercoledì alle 14.00 sarà possibile salire a bordo della Slitta di Natale che navigherà sul nostro lago per portarci alla scoperta di un panorama di Lecco sfavillante! Partenza dalla piattaforma galleggiante. Nel pomeriggio, alla pista sul ghiaccio, Babbo Natale distribuirà i “pomm”. Alle 18.30 messa in Basilica di San Nicolò alla presenza del vescovo Roberto Busti e della comunità ortodossa. Alle 21.00 in Sala Don Ticozzi potremo ascoltare le note del Concerto di San Nicolò, “Dal Madrigale alla musica romanica” con l’audizione straordinaria di Matteo Fedeli col suo prezioso violino Pietro Guarnieri 1709 e al pianoforte il maestro Antonio Scaioli, maestro dell’Accademia Corale di Lecco che festeggia quest’anno il 70° di Fondazione.  

A San Nicolò, state con noi!

Ecco chi sono i benemeriti della Città 2017

Quest’anno, le Civiche Benemerenze del Comune di Lecco, il San Nicolo d’Oro, vanno a:

Francesco Sacchi (alla memoria)

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Francesco Sacchi nasce a Lecco nel 1937. Da suo papà, grande appassionato di musica, è indirizzato allo studio del pianoforte. Nel 1958 si diploma in pianoforte al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano sotto la guida del maestro Dante Cipollini. Nel 1960 dà vita a due gruppi di musica leggera e jazz: “I Notturni” e “I Contesi” e successivamente agli “Happy Six”, gruppo di giovani musicisti lecchesi, appassionati di musica leggera e blues. Alla fine degli anni sessanta Francesco Sacchi si dedica all’insegnamento nelle scuole del territorio lecchese, diventando il “maestro”, colui che apre la via alla conoscenza e alla pratica del linguaggio musicale. Nel 1972 si diploma in composizione al Conservatorio “Giuseppe Nicolini” di Piacenza con il maestro Bruno Bettinelli. Alla fine degli anni 70 dirige il coro di voci bianche di San Fedele a Milano. In questi anni inizia a comporre pagine che diventeranno letteratura musicale per ragazzi. Alla fine degli anni sessanta intraprende l’attività di direzione corale con il “Coro Nives” di Premana e nel 1973 inizia a dirigere il Coro Alpino Lecchese. La sua vena creativa e le sue qualità artistiche gli permettono di spaziare con naturalezza in tutto l’orizzonte musicale dall’antico al contemporaneo; queste sue caratteristiche consentono al maestro Sacchi di dar vita, nel 2006, all’ensemble femminile “Cum Corde” di Galbiate. Oltre alla sua ricca produzione musicale, il maestro Sacchi ha dedicato energie alla raccolta e trascrizione di vecchie melodie del patrimonio culturale popolare.

Del maestro Francesco Sacchi ricordiamo il suo sguardo benevolo, quale appassionato ed umile servitore della musica nella quale e per la quale ha vissuto in pienezza.

Il Comune di Lecco ricorda a tutta la cittadinanza Francesco Sacchi, compositore, insegnante di musica e direttore di cori, che con la sua passione ha allietato ed emozionato generazioni di lecchesi, facendo conoscere il nome della nostra città in Italia e nel mondo.

Associazione Volontari Aiuto Ammalati Psichici (ASVAP) di Lecco e provincia

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Nata nel 1977 per aiutare gli ammalati psichici e le loro famiglie, l’associazione – in  collaborazione con le strutture sanitarie e i servizi socio-assistenziali locali - offre un servizio di ascolto, supporto, mensa e animazione a tutti gli ospiti che frequentano il Centro ricreativo “Il Girasole”.

L’obiettivo dell’associazione è prevenire l’emarginazione delle persone con disagio psichico, organizzando attività sociali, culturali e formative. In particolare, ha strutturato un  laboratorio di arte e pittura che permette a tutti i soggetti coinvolti (ammalati, volontari, amici) di esprimersi con creatività “al di là del buio” della malattia psichica, della depressione o della solitudine.

Il Comune di Lecco ringrazia tutti i volontari dell’associazione ASVAP per l’impegno svolto nell’aiuto ai malati psichici e alle loro famiglie.

Squadra antincendio boschivo Alpini Monte Medale

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Nata per volontà di un gruppo di cittadini nel 1980, oggi conta ben 25 volontari attivi, disponibili in caso di chiamata per incendi boschivi. I volontari si occupano, con costante impegno, anche della manutenzione della pista tagliafuoco che si estende dal rione di Laorca a quello di Santo Stefano e della pulizia delle aree boschive e dei sentieri sul versante Laorca-Rancio. I risultati del lavoro svolto sono sotto gli occhi di tutti: eliminata la vegetazione spontanea, pulita la strada del vallo paramassi, rispristinato il corridoio di asfalto della pista tagliafuoco, utilizzabile anche per tranquille passeggiate nel verde o come percorso sicuro in mountain-bike.

Il Comune di Lecco ringrazia la Squadra antincendio boschivo Alpini Monte Medale per la preziosa attività dei volontari nella gestione delle emergenze e nella manutenzione dei boschi e dei sentieri delle nostre montagne.

Associazione Italian Amala Onlus

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Costituita nel 2007 da un piccolo gruppo di amici lecchesi, promuove e coordina i sostegni a distanza dei bambini orfani o figli di nomadi profughi tibetani in Ladakh (India del Nord) ospitati nel Tibetan Children’s Village (TCV) di Choglamsar, e più in generale porta loro aiuti concreti che rendano le loro vite meno dure (considerate anche le difficili condizioni ambientali). Oggi l’associazione sostiene a distanza 340 bambini e studenti e ha già portato a termine il sostegno di 70 ragazzi che nel frattempo, concluso il percorso scolastico, hanno lasciato il TCV. Italian Amala ha inoltre migliorato le infrastrutture del Villaggio; tra i progetti più significativi: l'installazione di un impianto fotovoltaico, la realizzazione di un nuovo acquedotto, la costruzione di due grandi serbatori dell’acqua potabile, di una grande serra e del nuovo edificio che ospiterà un moderno laboratorio di scienze per gli studenti.

Il Comune di Lecco ringrazia l’Associazione Italian Amala Onlus per l’attività di coordinamento di progetti di sostegno a distanza di bambini orfani o figli di nomadi profughi tibetani.

Società Canottieri Lecco

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Dal lontano 1895, anno di fondazione, la Società Canottieri ha gradualmente ampliato i suoi scopi sociali con una forte apertura alla comunità e alle istituzioni. A partire dal canottaggio, la pratica e la diffusione dello sport per tutti ha abbracciato numerose altre discipline: canoa, nuoto, pallanuoto, vela, tennis, pallavolo… Inoltre la Canottieri organizza manifestazioni sportive a livello nazionale e internazionale, come regate veliche e di canottaggio e raduni motonautici, con notevole richiamo di pubblico nella nostra città. Infine, la Società Canottieri partecipa attivamente a numerose iniziative di solidarietà territoriali e nazionali.

Il Comune ringrazia la Società Canottieri Lecco,  che da oltre 120 anni contribuisce a diffondere la pratica sportiva con atleti che hanno raggiunto importanti traguardi a livello internazionale.

Un abbraccio

Virginio