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Pescarenico

chiesa parrocchiale dei Santi Materno e Lucia e Convento dei Cappuccini

Chiesa parrocchiale e convento di Pescarenico, inizio XX secolo

 

Affacciata sulla piazza intitolata a Padre Cristoforo, noto personaggio dei Promessi Sposi, la parrocchiale dei Santi Materno e Lucia, originariamente intitolata a San Francesco, venne edificata nel 1576 per volontà di Carlo Borromeo e annessa al Convento dei Cappuccini che vi rimasero
fino al 1810, epoca delle soppressioni napoleoniche.

La chiesa subì diverse spogliazioni e con i successivi interventi di ristrutturazione operati da Giuseppe Bovara tra 1824 e 1834, assunse anche la nuova dedicazione ai Santi Materno e Lucia.

Tra i personaggi noti che frequentarono abitualmente la chiesa figurano Antonio Stoppani e i membri della famiglia Manzoni, tra cui lo stesso Alessandro.

L'edificio, consacrato nel 1600, mantenne la struttura semplice ed essenziale della regola francescana, impreziosita da pregiati arredi e opere d'arte quali le decorazioni del tetto ligneo con figure di angeli musicanti e i riquadri con le Virtù e gli Evangelisti realizzate all'inizio del Novecento
dal pittore valsassinese Luigi Tagliaferri.

Sul lato destro si trova una tela proveniente dall'altare maggiore, che raffigura la SS. Trinità che appare a S. Francesco d'Assisi e a S. Gregorio Magno.

Questo dipinto, eseguito intorno al primo decennio del Seicento dal noto pittore Giovanni Battista Crespi, detto Cerano, è una delle più
importanti testimonianze della pittura lombarda del XVII secolo presente a Lecco.

Tra le cappelle la più interessante è la terza a sinistra, con la statua lignea tardobarocca dell'Addolorata e nove teche, con composizioni in cera modellata, raffiguranti i Misteri gloriosi e due Storie francescane, realizzate da un ignoto artista di cultura napoletana, attivo tra la fine del Seicento e l'inizio del Settecento.

Il Convento dei Cappuccini si sviluppava intorno ad un grande cortile quadrato; le strutture interne subirono alcuni rifacimenti nel corso del XVI e XVII secolo.

Dopo la soppressione del convento nel 1810 in epoca napoleonica, la struttura fu in gran parte alterata e convertita ad uso privato. Risale solo all'inizio del XXI secolo il recupero di alcuni spazi originari.

 


Parish church of Saint Maternus and Saint Lucyand Capuchin monastery


The church was originally dedicated to St. Francis; it was built in 1576 by Carlo Borromeo and it was annexed to the Capuchin monastery.

The monks remained there until 1810, when the churches were suppressed by Napoleon.

The building was renovated by the architect Giuseppe Bovara between 1824 and 1834, when it assumed its present dedication.

Inside the church we can find one of the most important examples of the Lombard painting of the 17th century: The Holy Trinity, painted by Giovanni Battista Crespi, known as Cerano.