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Il Sindaco di Lecco sottoscrive la nota ANCI, che propone soluzioni al Governo

Grande è la preoccupazione che ANCI e i Sindaci italiani condividono e manifestano nella missiva inviata la Presidente del Consiglio dei Ministri. Focus sulla situazione economica degli enti locali, che gli amministratori sono chiamati a gestire, a fronte di sempre meno risorse, poche certezze e numerosi ostacoli, anche di tipo burocratico, che rallentano una ripresa necessaria, una ripresa che passa necessariamente attraverso quelle preziose unità operative primarie, da non depauperare, che sono i Comuni.

I Sindaci e i loro rappresentanti si dicono consapevoli dei traguardi raggiunti in questi mesi, proprio grazie al positivo rapporto negoziale instauratosi tra ANCI e Governo, ma pongono all’attenzione del premier alcune ulteriori necessità ungenti, soluzioni a questioni che, si legge nella lettera, avrebbero dovuto trovare accoglimento nella Legge di stabilità e sono state invece stralciate e rimaste irrisolte.

Ed è proprio con lo spirito pragmatico che contraddistingue ANCI che in queste settimane il confronto con il Governo è proseguito, nonostante il menzionato incomprensibile stralcio di quanto già concordato e relativo alla delicata questione dell’armonizzazione contabile, alla materia tributaria (IMU e TASI) e alla mancata costituzione del fondo compensativo, indispensabile non solo alla redazione dei bilanci di previsione, ma anche alla vera e propria gestione finanziaria degli enti, soprattutto se sommato ai tagli a cui si somma questa mancata integrazione delle perdite (fondo compensativo).

Ma la preoccupazione e le richieste dei Sindaci abbracciano anche le problematiche legate al nuovo regime fiscale dei terreni agricoli, specialmente nei Comuni montani, e alla gestione delle nuove Città metropolitane, che al pari degli enti provinciali di secondo grado hanno l'inderogabile dovere e devono dunque essere messe nelle condizioni di assicurare servizi essenziali, come la manutenzione degli edifici scolastici, le reti stradali e l’assistenza ai disabili.

L’associazione e gli amministratori firmatari chiedono ora al Presidente del Consiglio di emanare un “decreto legge Enti locali” che includa le misure normative, amministrative e finanziarie di immediata e urgente applicazione che consentano di ottemperare agli obblighi di legge e istituzionali e di far fronte alle loro responsabilità nei confronti dei cittadini, nonché di emanare un DPCM che dia attuazione a quanto stabilito nel decreto legislativo 68/2011 sul Federalismo fiscale, in maniera tale da garantire alle Città metropolitane le risorse necessarie alla gestione delle funzioni a loro attribuite dalla legge. I Sindaci chiedono inoltre un incontro urgente per definire le questioni menzionate e aprire davvero una nuova fase di riassetto della finanza locale, che affermi la centralità e la responsabilità dei Comuni e delle Città metropolitane nel nuovo quadro istituzionale e che consenta ai Sindaci stessi di partecipare attivamente alle riforme strutturali e di sistema indispensabili per il cambiamento dell’Italia. “Il Comune di Lecco ha aderito convintamente a questa ulteriore sollecitazione di ANCI, che coinvolge e riconduce a unità tutte le realtà locali che condividono le stesse preoccupazioni e la stessa voglia di partecipare al cambiamento. - spiega il Sindaco di Lecco Virginio Brivio - Solo in un quadro di certezze normative infatti i Comuni possono muoversi con efficacia per il bene delle comunità che rappresentano e difendono”.

Ufficio Stampa
Comune di Lecco

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