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Il presidente del Consiglio Comunale di Lecco: “Senza regole vincono i prepotenti”

A fronte di dichiarazioni apparse sulla stampa locale circa l’opportunità di tenere in “seduta aperta” la riunione della Commissione comunale di Controllo e Garanzia per l’esame di alcuni fatti che in diversi periodi hanno coinvolto amministratori e funzionari del Comune di Lecco, è doveroso precisare che la risposta a tali richieste non dipende dalle volontà personali di coloro che sono chiamati ad amministrare la città e neppure dal Sindaco di Lecco. Sono le “regole” che definiscono i comportamenti di ciascuna Istituzione democratica: “Ovviamente le regole si possono cambiare – precisa il presidente del Consilio Comunale Alfredo Marelli - ma fin tanto che sono in vigore devono essere rispettate e applicate. Nelle comunità senza regole vincono i prepotenti”.

Istituita ai sensi del regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale, la commissione speciale permanente di controllo e garanzia è composta da sette consiglieri comunali, tre dei quali appartenenti alla minoranza consiliare, ed è presieduta da un consigliere di minoranza. Ciò a garanzia della massima trasparenza.Fin da quando è stata costituita, le riunioni della commissione si tengono a porte chiuse, ed è proprio questo che permette alla commissione speciale di svolgere accertamenti per i quali può essere necessario accedere ad atti riservati: “Nel caso specificotali restrizioni non rispondono solamente a norme regolamentari comunali – spiega il presidente del Consiglio Comunale - bensì obbediscono al rispetto dei vincoli di segretezza legati a un processo in corso e alla necessità di non favorire e/o danneggiare persone indagate e/o rinviate a giudizio”.

Il regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale del Comune di Lecco (e di tutte le Istituzioni) obbliga inoltre ad effettuare adunanze in forma segreta quando sono trattati argomenti che comportano apprezzamento della capacità, moralità, correttezza o sono esaminati fatti e circostanze che richiedono valutazioni delle qualità morali, delle capacità professionali e delle condizioni di salute di persone.In materia di segretezza nell’ambito delle commissioni d’indagine, analoghe regole sono previste anche da Regione Lombardia, dalla Camera dei Deputati e dal Senato.

Il criterio di giudizio sulla politica e sui comportamenti dei politici non può essere modificato a piacimento: “Giustamente i cittadini si lamentano e condannano la corruzione e il malgoverno presente nella politica e nelle Istituzioni – prosegue Alfredo Marelli - altrettanto giustamente i cittadini e le persone responsabili non possono chiedere di ignorare le regole per temporanee convenienze politiche o personali”.

Ufficio Stampa
Comune di Lecco

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