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La "vocazione" turistica, l'odi et amo dei lecchesi

9.1 piazza cermenati monumento

A volte sembra che a pronunciare la sola parola “albergo” si compia una sorta di delitto di lesa maestà alla tradizione industriale della città, o in alternativa, la si interpreta come una fuga in avanti, una indicazione velleitaria o addirittura di essere fuori dal tempo secondo alcuni tuttologi.

Al contrario ritengo che l’interesse manifestato anche in questi giorni verso la possibile costruzione di una struttura alberghiera dimostri come Lecco sia riconosciuta, da fuori, come un centro turistico dalle molteplici potenzialità. Credo, in sostanza, che se avremo degli alberghi in anticipo rispetto agli interventi già presenti sulla nostra agenda programmatica sarà solo un bel segnale e non valga la pena di lambiccarsi il cervello per decidere se sia nato prima l’uovo o la gallina. E’ evidente che le cattedrali nel deserto mortificano l’economia, ma se sorgono all’interno di una strategia sulla quale convergono l’Amministrazione comunale, gli operatori e le categorie economiche, non dico che si debba brindare, ma neppure cercare il pelo nell’uovo appena citato.

So bene che palati particolarmente sensibili e anche suscettibili preferiscono certificare una sorta di agonia della Lecco turistica ancora prima di vederla nascere. Io, per principio, rispetto le opinioni di tutti, anche di coloro che fanno del pessimismo e della lagna il proprio registro quotidiano.

In punta di penna però ricordo quanto fatto fin qui: aumento corse della navigazione, potenziamento delle piste ciclabili, aumento e differenziazione orari apertura musei civici, rifacimento segnaletiche beni monumentali e loro inserimento nelle App più consultate, adesione card regionale dei musei, e così via.

Segnali in un contesto che prevede, dico anch’io finalmente, l’ostello della gioventù e l’ipotesi del porto in esame alla Conferenza dei servizi con la riqualificazione dei giardini e delle sponde della Malpensata. Non trascuro infine Piazza Garibaldi con le potenzialità per la rinascita del centro città.

So bene che il percorso è irto di ostacoli e che a Lecco occorre accendere una cultura e una mentalità turistica, ma sono altrettanto convinto che la via della concretezza sia la più efficace per trovare anche nel mondo privato convinti proseliti. 

Lecco-Brasile: un'amicizia che si rafforza

9.2 bandiera-italia-brasile

Un nuovo rapporto di amicizia si aggiunge a quelli su cui la nostra città può contare in molti Paesi d’Europa. Da giovedì 9 a domenica 12 marzo sarà con noi una delegazione di Campinas, città brasiliana con oltre 1 milione di abitanti.

Tra i tanti interessi reciproci che ci spingono a voler reciprocamente rafforzare le relazioni culturali tra la città di Campinas e la città di Lecco vi è principalmente l’influenza che gli immigrati italiani hanno avuto nello sviluppo della città brasiliana. Ma ancor di più, il legame del compositore brasiliano Antonio Carlo Gomes , che, dopo aver raggiunto la notorietà nella musica in Italia dove arrivò nel 1863, rimase a vivere a Lecco.

Antonio Carlo Gomes è nato a Campinas nel 1836. Fu compositore di opere e dedicò buona parte della sua produzione musicale a questo genere. Cominciò a studiare la musica con il padre e continuò gli studi al Conservatorio di Rio de Janeiro e successivamente in Italia, a Milano, dove si laureò. Nel marzo del 1870, la sua più famosa opera “O Guaranì” debuttò al Teatro la Scala di Milano conquistando il mondo e consacrando Carlo Gomes come il genio musicale delle Americhe.

Lecco divenne la casa di Gomes per diversi anni. Nel 1880 egli costruì la sua abitazione a Maggianico, su progetto dell’architetto Attilio Bolla, seguendo il movimento filosofico dell’ “ecclettismo neorinascimentale”. A “Casa Brasilia”, come era conosciuta, aveva riunito tutto quello che gli ricordava il Brasile, tra cui esemplari di piante e animali. La villa fu restaurata nel 1987 e attualmente ospita il “Civico istituto musicale Giuseppe Zelioli” promosso dall’Amministrazione comunale di Lecco.

Per questi motivi, il Comune di Lecco e la Citta di Campinas, promuovono una dichiarazione congiunta di amicizia che consolidi la relazione tra città “sorelle”, approvata dal Consiglio comunale lo scorso 26 settembre con deliberazione numero 52.

Le due città seguiranno, in linea con i principi di uguaglianza e mutuo vantaggio, scambi di cooperazione nell’area della scienza, dell’arte e delle lettere al fine di promuovere anche la prosperità dei comuni e lo sviluppo nei settori dell’economia, del commercio, della tecnologia, educazione, sport, salute.

I responsabili dei servizi di entrambi i Comuni manterranno contatti regolari con l’intento di facilitare scambi commerciali e altre collaborazioni su temi di interesse comune.

Da giovedì a domenica, il vicesindaco di Campinas, Henrique Magalhaes Teixeira, accompagnato dalla moglie del sindaco Jonas Donizette, la signora Sandra Ciocci e dalla signora Caroline Trimboli, saranno impegnati in un tour della città e delle sue eccellenze Faranno visita ovviamente a Villa Gomes, ma anche ai musei cittadini, al Politecnico e alla Camera di commercio. Numerosi i temi che la delegazione ci ha chiesto di approfondire, a partire dalla gestione dei rifiuti – gravissimo problema in Brasile – alla fatturazione internazionale, fino all’arte e alle rappresentazioni culturali che trovano una vetrina a Lecco.

Venerdì 10 marzo alle 17.30 la firma della dichiarazione nella Sala del Consiglio del Comune di Lecco, evento aperto alla cittadinanza. Solo grazie a stretti rapporti con popoli con culture anche profondamente diverse dalla nostra possiamo far crescere la nostra città, arricchendoci con esperienze diverse da cui si trae sempre un insegnamento. In questo caso, oltre alla profondità del rapporto culturale, andiamo a confrontarci con una megalopoli in espansione e queste persone, forse forse qualcosa da insegnarci lo hanno! 

Ricordiamo insieme le vittime del 7 marzo 1944

9.3 7 marzo

Martedì ricorre il 73° anniversario degli scioperi del 7 marzo 1944. In quella data funesta, così come purtroppo altre fissate nella storia della nostra comunità, 26 lavoratori lecchesi furono arrestati e deportati nei campi di sterminio nazisti a seguito degli scioperi: 19 di loro non fecero mai ritorno a casa. 

Ecco i nomi di quelli che non esito definire gli eroi di quella giornata:

Aldeghi Angelo, Aondio Regina, Berera Carmine, Casati Emma, Cedro Antonio, Cesana Isaia, Conti Giacomo Antonio, Funes Lino, Galbani Giuseppe “Pino”, Ghisleni Ernesto, Goretti Filippo, Invernizzi Luigi Carlo, Mazzucotelli Giuseppe, Milani Pietro, Molinari Annibale, Missaglia Elisa, Monti Antonietta, Piazza Giuseppe, Riva Angelo, Rusconi Antonio, Sangiorgio Policarpo, Spandri Agnese della Rocco Bonaiti. Pietro Ciceri della Badoni, Alessandro Dell’Oro del Caleotto e Angelo Scardigli, Gino Schiavon della File. 

Ogni anno ricordiamo insieme le vittime lecchesi della follia umana del Nazi-fascismo. Quest’anno, in modo particolare, come già avvenuto nella Giornata della Memoria, un pensiero speciale va a Pino Galbani, recentemente scomparso, tra coloro i quali fecero ritorno a casa. E’ anche grazie a lui e ai suoi racconti che centinaia e centinaia di studenti, come quelli che incontreremo martedì, si sono fatti un’idea più precisa di quanto vissuto dai nostri concittadini nel campi di sterminio. E, come in un cerchio che si chiude, mi piace pensare che sia la lapide in memoria delle vittime degli scioperi del ‘44 in via Castagnera, sia il monumento nel parchetto di corso Matteotti siano al centro della vita degli studenti che ogni giorno varcano la soglia dei vicini Istituti scolastici per dissetare la propria sete di conoscenza, unica vera arma contro la discriminazione e la violenza, di qualunque genere sia.  

In memoria dei caduti e dei deportati, tutta la cittadinanza è invitata alla cerimonia per ricordare il sacrificio dei lavoratori lecchesi per la libertà e il riscatto dell'Italia dalla dittatura.

Ecco il programma:

ore 8.30   Santa Messa nella Chiesa di Castello "SS. Martiri Gervaso e Protaso" di Lecco. 

ore 9.15   Ritrovo di istituzioni, associazioni, partiti e cittadini sul piazzale adiacente alla Chiesa di Castello. Partenza del corteo per corso Matteotti e via Castagnera.

ore 9.30   I partecipanti terranno un momento di raccoglimento al Parco 7 Marzo di corso Matteotti, con una ricostruzione dei fatti del '44 a cura dell'Anpi di Lecco.

ore 9.45   Omaggio floreale alla lapide dei caduti in via Castagnera. Saranno ricordati i lavoratori lecchesi deportati nei campi di sterminio nazisti.

ore 10      La cerimonia proseguirà nell'Aula Magna ex Bovara di via XI Febbraio 8; parteciperanno gli studenti dell'IIS Bertacchi e degli Istituti lecchesi che partiranno per il Viaggio per la Memoria 2017 da Lecco ad Auschwitz.

La cerimonia è organizzata da CGIL, CISL e UIL, Associazone Nazionale Partigiani d'Italia (sezione provinciale di Lecco), Comune e Provincia di Lecco.

8 marzo, non solo mimose per festeggiare le donne

Si avvicina la Giornata internazionale della donna. L’8 marzo di ogni anno, ricordiamo le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, ma anche le gravi discriminazioni e le violenze cui sono state oggetto e sono ancora in tutto il mondo.

A Lecco, oltre alla bella mostra “Arte mi sia Gentil Esca” (ne parlo più approfonditamente più sotto) il Servizio Turismo e Cultura promuove “Le donne della Verdi. Festa delle donne in musica”, concerto organizzato nell’ambito della stagione sinfonica eseguito dal quartetto d’archi dell’orchestra sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. Primo violino, Lycia Viganò. Appuntamento alle 20.30 all’Auditorium Casa dell’economia (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

Domenica 12 marzo, inoltre, l’assessorato alle Politiche sociali presenta l’iniziativa “Tessiamo un futuro migliore” alle 16 alla Casa sul Pozzo: una performance che permetterà al pubblico di conoscere i diversi volti e gli aspetti che accomunano l’essere donna nel mondo. L’appuntamento intende far conoscere il progetto Penelope e l’impegno che il Comune di Lecco ha profuso in questi anni a favore dell’integrazione delle donne straniere. Collaborano all’evento l’associazione Sponde e Les Cultures.

Mercoledì 8 marzo dalle 19.45 il Circolo Libero Pensiero propone “Mi manca solo la parola”, cena e spettacolo teatrale con Maria Rossi che parlerà della sua esperienza d’amore e di come non sia poi così difficile farsi amare da un uomo per tanti anni (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

Altra proposta arriva da Cgil, Cisl e Uil con “Passioni”, spettacolo teatrale e discussione dui testi che saranno presentati allo Spazio Invito Teatro in via Ugo Foscolo (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

Numerose le iniziative su tutto il territorio provinciale, raccolte dall’Osservatorio per le politiche sociali della Provincia di Lecco. Le trovate tutte a questo link e sul sito del Comune di Lecco

Operazione Mato Grosso: "Racconti da un altro mondo"

9.4 matogrosso

Vi segnalo con enorme piacere una mostra di cui ho visto qualche scatto in anteprima e mi ha lasciato senza fiato. “Racconti da un altro mondo”, fotografie “sul campo” dei colontari Simone Rota e Emiliano Pinnizzotto è il titolo dell’esposizione a cura di Operazione Mato Grosso inaugurata oggi, venerdì alla Quadreria Bovara Reina di Malgrate (via San Dionigi 12, ingresso libero fino al 19 marzo; da lunedì a venerdì 16-20, sabato-domenica 10-19). Qualche giorno fa ho incontrato i ragazzi del Mato Grosso che sono venuti a trovarmi in Municipio per presentarmi questa iniziativa e coinvolgermi in un progetto solidale a cui non ho potuto dire di no. Nei prossimi giorni Simone e tutto lo splendido gruppo di volontari incontreranno più di 6.000 ragazzi in 300 classi della città a cui racconteranno l’esperienza diretta vissuta in Perù e a cui ora vogliono dedicare una straordinaria raccolta di viveri che saranno stipati su un container che sarà posizionato in una delle piazze centrali della città. Un cuore nel cuore di Lecco, insomma. Tra qualche giorno sapremo darvi tutti i dettagli dell’iniziativa. Per ora voglio condividere questo pensiero che Simone mi ha scritto durante la sua visita: “Vorrei dire ai ragazzi che incontrerò di stare attenti, di non andare troppo dietro a questo mondo, ma che le cose fatte con il cuore sono sempre le più belle. Un po’ di sacrificio e credere che le cose del cuore si possono avverare, sono le cose che danno un po’ di sapore alla vita. E questo lo griderò forte. Sappia che in questa piccola avventura c’è anche lei”. E io rispondo, molto volentieri! Ma come me, spero, anzi sono certo, che ne faranno parte anche moltissimi lecchesi.

 

Una mostra per riflettere, un concerto per immaginare

Un altro weekend di cultura ci aspetta a Lecco!

Questa sera, venerdì, alle 18 a Palazzo delle Paure sarà inaugurata la mostra “Arte mi sia gentil esca -  Seduzione e violenza nella storia di Artemisia e di altre donne. Disegni ed opere su carta di Giansisto Gasparini 1996-97”. L’esposizione, curata da Tiziana Rota, presenta  32 disegni a penna e china, mentre il ciclo completo di disegni, in totale 46, sarà presentato grazie a un montaggio audiovisivo. Il progetto espositivo è stato realizzato dallo Studio di Architettura Diennepierre di Lecco.

La mostra vuole denunciare la violenza che continua a minacciare le donne. Un importante contributo alla riflessione su un tema purtroppo ancora scottante. La violenza esercitata in tutte le sue forme nell’ambito familiare e all’interno della relazione amorosa può e deve essere prevenuta solo con un’educazione sentimentale che prepari al rispetto dell’altro nella relazione e insegni a gestirne la complessità e la  ricchezza. Le forme con cui si devono costantemente comunicare questi delicati temi sono le più svariate. L’arte può lanciarci messaggi forti e diretti, assumendo un ruolo attivo in questa battaglia di civiltà.

(orari mostra, da martedì a venerdì 9.30 – 18; giovedì 9.30 – 18, 21 – 23; sabato e domenica 10 – 18; chiuso il lunedì).

Domenica 5 marzo, spazio a “Musica in scena” la rassegna ospitata al Teatro della Società con in programma tre eventi imperdibili. I primi ad esibirsi, domenica alle 16, la Banda Osiris con “Le dolenti note”, un viaggio musical-teatrale ai confini della realtà in cui viene tratteggiato il ritratto impietoso del musicista e del suo mondo. La rassegna continua il 26 marzo con Tosca e “Appunti musicali dal mondo” (ore 21) e domenica 9 aprile con Syria e il suo spettacolo “Bellissime” (ore 21). 

Carnevale: ogni scherzo vale, anche per il tempo

Il brutto tempo ci ha messo lo zampino. Se fino a oggi le attività del Carnevalone 2017 sono state possibili anche grazie a un meteo ormai primaverile, domani,  sabato, purtroppo le forti piogge previste hanno avuto la meglio sull’organizzazione: la sfilata e le feste organizzate nelle piazze sono state annullate. Organizzatori e partecipanti valuteranno se riproporre il corteo dopo la Santa Pasqua, come già accaduto in passato, e regalare alla città un insolito momento di divertimento. Visto il mancato giro per la città, abbiamo pensato di regalare un sorriso ai degenti dell’ospedale Manzoni di Lecco, che ringrazio per l’accoglienza. Sabato pomeriggio, a partire dalle 15.30 i regnanti saranno nella hall del nosocomio e faranno visita ai pazienti del reparto di Psichiatria. Si aggiunge così un altro “tassello” sociale che contraddistingue il Carnevalone lecchese. I regnanti, infatti, in questi giorni sono stati accanto ai bambini delle scuole, agli anziani degli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi e della Fondazione Borsieri e ai ragazzi diversamente abili del Campaniletto.

 

 

 

 Un abbraccio,

 Virginio