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In preparazione del Natale la parrocchia di Belledo organizza una suggestiva elevazione musicale dal titolo “O magnum mysterium” intessuta su canti natalizi d’autore e della tradizione. L’appuntamento è venerdì 21 dicembre alle ore 21 nella chiesa dei Santi Sisinio, Martirio e Alessandro (via Tonio da Belledo), a ingresso libero.

1812 studenti insegnantiI brani musicali saranno eseguiti dall’Ensemble “Giacomo Carissimi” del Civico Istituto Musicale “G. Zelioli” di Lecco diretto da Massimo Borassi e Marco Dell’Oro, con la partecipazione delle classi di violino, pianoforte e organo dei maestri Chiara Ballabio, Silvia Imperiale, Massimo Borassi.

Alternandosi con testi che ripercorrono i temi salienti del tempo di Natale, le musiche propongono brani che vanno dal tardo Medioevo ai nostri giorni passando per la grande stagione barocca e il periodo romantico. Si comincia con il cantico “Veni, veni, Emanuel”, esempio dell’affascinante repertorio di canzoni devote, su melodie orecchiabili e popolari, che si diffondono specialmente nel Nord Europa e in area insulare sul finire del Medioevo; allo stesso ambito appartengono “Natus est Emanuel” e la celebre “Resonet in laudibus” che ascolteremo nella rielaborazione polifonica di Michael Praetorius insieme a un altro pezzo su testo tedesco.

Il grandioso “Cantate Domino” di Hassler ci introduce nel periodo di transizione fra Rinascimento e Barocco, quando le innovazioni musicale italiane arrivano oltralpe proprio grazie a musicisti come Hassler e Schütz. La grande scuola contrappuntistica rinascimentale italiana è rappresenta invece dal mottetto “O magnum mysterium” di Andrea Rota, compositore assai apprezzato al suo tempo, maestro di cappella nella basilica di San Petronio a Bologna nella seconda metà del Cinquecento. La sezione più antica del programma si conclude con un brano di Henry Purcell.

Il Preludio e fuga in re minore di Mendelssohn trasporta gli ascoltatori in un mondo musicale diverso, quello del primo Ottocento, che tuttavia è attento alla lezione dei maestri antichi: non a caso a Mendelssohn si deve la riscoperta di Bach. Segue un piccolo capolavoro come il Cantique de Jean Racine composto nel 1864-65 da Gabriel Faurè, così chiamato perché il testo è un inno latino nella traduzione in francese del poeta secentesco Jean Racine. La serata si conclude con la Christmas Lullaby del compositore contemporaneo John Rutter.

"Il nostro CIvico Istituto Musicale è ancora una volta protagonista di un ricco programma musicale che abbraccia diversi periodi storici e che ci introduce meravigliosamente al Natale - commenta l'assessore all'istruzione del Comune di Lecco Clara Fusi. Gli studenti e gli insegnanti della scuola di musica della città di Lecco allieteranno la serata con la consueta bravura e con la passione che li contraddistingue.

Un momento di intrattenimento che è anche raccoglimento da non perdere, al quale invito tutti a partecipare".

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