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A partire dalle 16 in via Ongania 4, la proiezione del docufilm del 2016, a seguire la discussione col regista

1711 graffiti doc"Sergio, Gianni, Giuseppe, Valentino, Carlo, Enrique sono tra i condannati per reati sessuali, definiti ‘infami’ nel gergo carcerario, che, una volta usciti dopo anni o mesi di isolamento in carcere, rischiano di commettere nuovamente lo stesso crimine. Un’equipe di psicologi, criminologi e terapeuti sta portando avanti anche con loro il primo esperimento in Italia per evitare il rischio che le violenze siano compiute ancora. Un anno accanto a loro per capire chi sono, cosa pensano e quali sono le dinamiche profonde di chi ha commesso un reato sessuale. E mostrare che un cambiamento è possibile..." Così la GraffitiDoc, casa di produzione della pellicola "Un altro me", introduce il documentario diretto da Claudio Casazza e dedicato al primo esperimento italiano di "trattamento intensificato" per responsabili di violenze sessuali.

Cosa pensano di quello che hanno commesso una serie di detenuti, riconosciuti colpevoli di violenza contro una donna? Con quali alibi culturali spiegano il loro gesto? Come immaginano di comportarsi una volta usciti dal carcere?

La proiezione del film-documentario ambientato nella casa di reclusione di Bollate e il seguente incontro di approfondimento con il regista, promossi dal Comune di Lecco e dalla Provincia di Lecco in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne 2017, rappresentano un'occasione per riflettere su un reato che, sebbene sotto gli occhi di tutti, rimane per lo più sommerso.

"Avere ospite il regista Claudio Casazza rappresenta un'occasione importante per riflettere sul tema della violenza sessuale, così tristemente attuale. Un problema di cui si parla molto ma che sembra impossibile da risolvere - sottolinea la consigliera comunale, presidente della commissione Pari Opportunità del Comune di Lecco, Monica Coti Zelati -. Ascoltare questi detenuti ci permetterà di capire meglio i meccanismi che li hanno indotti a commettere crimini sessuali, ma ci farà anche riflettere sul vero principale scopo della detenzione, che dovrebbe essere quello della riabilitazione. Il percorso di recupero,  sviluppato nel corso di dieci anni nel carcere modello di Opera, ha infatti dato risultati confortanti sulla possibilità di riportare questi "mostri" a sentirsi ancora semplicemente "uomini""

"Le iniziative organizzate in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne accendono i riflettori su di una piaga dolorosa che non affligge solo le singole donne vittime di violenza, bensì la società in cui vivono - commenta il Vicesindaco di Lecco, assessore alle Pari Opportunità, Francesca Bonacina -; l’episodio di violenza non deve essere visto come un fatto personale, bensì come un problema di tutti e questa consapevolezza deve indurre le donne a non avere paure di condividere e denunciare".

La proiezione della pellicola nella Sala Don Ticozzi di via Giuseppe Ongania 4 avrà inizio alle ore 16.

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