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Martedì 26 settembre tavolo di confronto sulle esigenze della popolazione anziana

In Italia sono circa 600.000 i malati di Alzheimer, pari al 4% della popolazione over 65. E’ noto quanto questa malattia impatti sulla persona interessata e sulla famiglia che spesso, di fronte ad una simile diagnosi, si sente cadere in un baratro e reagisce chiudendosi nel proprio guscio. L’angoscia profonda che questa patologia crea, assieme al tabù che ancora generalmente la caratterizza, sia per il singolo che per una comunità, rendono particolarmente difficile l’approcciarsi ad essa, anche da parte dei servizi, e fanno sì che le persone colpite e le loro famiglie da un lato neghino di esserne interessate, dall’altro rifiutino interventi precoci finalizzati al rallentamento dell’avanzare della malattia o al mantenimento delle capacità e delle autonomie.

In occasione della XXIV Giornata Mondiale dell’Alzheimer, che si celebra domani, giovedì 21 settembre, il Comune di Lecco assieme al Polo Frassoni, la Federazione Alzheimer Italia, l’ATS della Brianza e l’ASST di Lecco promuovono un tavolo di lavoro dal titolo “Lecco città amica della demenza: una realtà possibile” per avviare un percorso di sensibilizzazione, informazione e azioni sul territorio per gli anziani affetti da demenza e Alzheimer e per la comunità.

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“Il Comune di Lecco attraverso gli operatori dei Servizi sociali è da sempre attento alle problematiche dell’invecchiamento della popolazione e in particolare alla demenza senile e all’Alzheimer – commenta Riccardo Mariani, assessore alle Politiche sociali del Comune di Lecco - L’evoluzione del contesto socio-demografico e le ricadute della crisi economica hanno fatto nascere nel nostro territorio una forte esigenza di sviluppare il sistema di domiciliarità attraverso percorsi di cura costruiti con le famiglie, che contemplino diverse tipologie e forme di intervento. Per questo motivo, le azioni proposte dal Comune di Lecco non sono destinate esclusivamente all’anziano, ma alla famiglia nel suo complesso in termini di accompagnamento e supporto psicologico. Con questa modalità, la gestione dell’anziano non dipende più totalmente dalla famiglia né è in carico totalmente ai servizi più istituzionali del territorio, ma è co-gestita e progettata insieme, ipotizzando anche l’attivazione di formule miste di presa in carico e di sostenibilità economica delle prestazioni attivate.  In questo quadro si inserisce il lavoro del SID – Servizi Integrati alla Domiciliarità – rafforzato negli ultimi anni per far sì che i servizi siano sempre più aperti e flessibili con lo scopo di adattarsi ai bisogni delle famiglie. In questa ottica di rete, fondamentale è risultato il Living Land, che ha messo in campo una serie di azioni concrete volte al supporto di persone anziane fragili, e la collaborazione con il Polo Frassoni, che sperimenta risposte diversificate per anziani con demenza e i loro famigliari. Infine, grande lavoro dello Spazio Il Giglio, punto di riferimento per lo sviluppo delle relazioni e del legami comunitari (3.055 accessi durante il primo semestre 2017) e la reta creata con il Terzo Settore.  Nel semestre gennaio-giugno 2017 il SID ha preso in carico 304 persone, di cui 48 nuovi accessi, 294 gli italiani, 10 stranieri, 96 uomini e 208 donne”.

È un percorso che ha a che fare con un ideale importante: quello di poter pensare che le persone affette da demenza possano essere rispettate, comprese, sostenute e possano contribuire alla vita della loro comunità e che la loro comunità possa accoglierle, includerle, coinvolgerle e offrire loro la possibilità di mantenere il controllo sulla loro vita – afferma Claudia Pattarini, presidente di Like Community, ente gestore del Polo Frassoni - La scelta di diventare “Comunità Amica” è prima di tutto una scelta di tipo culturale per creare informazione, sensibilizzazione e combattere lo stigma nei confronti di questa patologia”. Il Polo Frassoni, oltre ad offrire servizi domiciliari personalizzati, semi-residenziali e residenziali finalizzati a rispondere ai bisogni delle persone affette da demenza e dei loro famigliari, è impegnato da tempo, attraverso la sua rete, di cui fanno parte la Cooperativa L’Arcobaleno, la Cooperativa Sineresi e la RSA Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi, assieme al Servizio SID del Comune di Lecco in azioni di informazione e di orientamento per gli anziani e le famiglie".

 

Al tavolo, guidato da Francesca Arosio, referente di Federazione Alzheimer Italia e dal sindaco di Abbiategrasso Cesare Nai, Comune che ha attivato politiche sociali e progetti innovativi in materia, parteciperanno, oltre al sindaco di Lecco Virginio Brivio e all’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Lecco, Riccardo Mariani, gli amministratori pubblici degli assessorati all'Urbanistica, alla Viabilità e alla Cultura e Istruzione, le direzioni di ATS della Brianza e dell’ASST di Lecco. Invitati inoltre gli "attori" dei servizi, i referenti di tutti gli ambiti della città nelle diverse componenti che impattano sulla vita quotidiana delle persone: associazioni, attività commerciali, farmacie, scuole, università, oltre ad alcuni famigliari di anziani affetti da demenza.

Il tavolo è in programma martedì 26 settembre alle ore 14.00 nella Sala Conferenze di Palazzo delle Paure a Lecco. 

 

Ufficio Stampa
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