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Nasce un nuovo strumento per mettere in rete tutti i soggetti che si occupano di Politiche sociali 

riccardo mariani

Un modo nuovo di lavorare con il territorio e per il territorio con il coinvolgimento di tutti i soggetti (enti, istituzioni, associazioni, cittadini) per costruire un nuovo Welfare comunitario che metta al centro l’attenzione ai luoghi in cui le persone vivono, facendo confluire risorse, attenzioni, relazioni per la cura delle famiglie maggiormente in difficoltà, spronandole a riconoscersi non solo nei propri bisogni, ma facendo leva anche sulle proprie risorse.

Il Patto di comunità, deliberato dalla giunta comunale su proposta dell'assessore alle Politiche Sociali, Riccardo Mariani, sarà sottoposto agli interessati con la finalità di regolare i rapporti con i soggetti attivi del territorio, sancire formalmente gli accordi di collaborazione per perseguire una definizione condivisa e corresponsabile di progetti di Welfare comunitario, agevolare lo sviluppo di nuovi processi e consolidare quelli in atto. Il patto prevede una modalità di lavoro sinergico con strumenti comuni come il progetto di sostegno condiviso che “costringe” i diversi enti che sostengono le medesime persone a strutturare riflessioni e progettualità condivise, mettendo al centro gli individui stessi richiamandoli attraverso le loro risorse a sentirsi protagonisti dei propri percorsi di aiuto e sostegno.

"La necessità di istituire un patto di comunità nasce a seguito di diverse sperimentazioni sviluppate dal Servizio Famiglia e Territorio e dal Servizio Tutela dei Minori e dei Legami Famigliari - spiega Mariani - tra cui il progetto “ABC: Abitare bene la comunità” in cui si sono sviluppate esperienze di coesione sociale coinvolgendo i diversi attori del territorio: istituzioni, parrocchie, associazioni, il mondo profit come i negozi di vicinato ed i cittadini e le numerose progettualità con i soggetti del territorio che si occupano a vario titoli di educazione e sostegno alle famiglie e di custodia sociale: scuole, agenzie educative, doposcuola, dove i diversi attori hanno condiviso con i Servizi comunali in modo corresponsabile il proprio ruolo educativo, di sostegno e affiancamento delle persone. Parole chiave e punti cardine di questo nuovo patto di comunità sono: coesione sociale,  corresponsabilità tra soggetti (Istituzioni, le Parrocchie, le Associazioni, i negozi di vicinato e i cittadini), dialogo con e nei quartieri nelle figure dei volontari e dei cittadini, per attivare interventi e luoghi di custodia sociale diffusi nei singoli quartieri, maggiormente vicini ed efficaci".

 

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