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Chiuso

chiesa di San Giovanni Battista

Chiesa del Beato Serafino, inizio XX secolo


Edificata in prossimità dell'antico confine tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia, su un preesistente edificio del XIII secolo, subì rifacimenti nel corso del XVII, a causa delle continue incursioni militari, data la stretta vicinanza con il confine.

A questo periodo si attribuisce la realizzazione della balaustra e della volta a crociera nella sacrestia.

Le forme attuali si raggiunsero nel XIX secolo quando vennero rinnovati la facciata, il campanile e gli interni.

Di grande qualità artistica è il ciclo pittorico affrescato nell'abside, di cui l'arcata dipinta è riferibile al XV secolo e attribuibile ad un ignoto maestro influenzato dalla cultura figurativa bresciana, anche se altre interpretazioni rimandano ai Baschenis della Val Averara.

Gli affreschi rappresentano la Crocifissione sulla parete di fondo, Cristo Pantocratore circondato dai Dottori della Chiesa sulla volta, e i Profeti nell'intradosso dell'arco.

Questa chiesa conserva le spoglie di Don Serafino Morazzone che fu qui parroco, dal 1773 al 1822, e ricordato dal Manzoni nella prima versione del romanzo Fermo e Lucia.

Nelle vicinanze della chiesa si trova la parrocchiale di S. Maria Assunta con gli attigui locali in cui, secondo il Manzoni, avvenne l'episodio della conversione dell'Innominato. Oggi ospitano un piccolo museo che raccoglie i ricordi del beato Serafino e le testimonianze dei cordiali rapporti tra
lui e Manzoni.

È conservato anche un affresco di Casimiro Radice (1834-1908), raffigurante la conversione dell'Innominato.

 

 

Chiuso – Church of Saint John the Baptist or of the blessed Serafino


Built on an existing 13th century structure, the church underwent several renovations during the 17th century.

These renovations were a result of regular military incursions arising from the church's proximity to the frontier between the Duchy of Milan and the Republic of Venice.

In 19th century the façade, the bell tower and the interior were renovated. From 1773 to 1822 the parish priest was Don Serafino Morazzone.

He was mentioned by Manzoni in his first version of the novel Fermo and Lucia. Nearby the church there is a small parish museum.